Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 22.36

CGIL L’incontro ‘Sblocca-cantieri’ nulla di fatto al ministero

Confederazioni e categorie al Mit consegnano le loro proposte. “Non c’è stato confronto, non è stato un tavolo tecnico. Non ci hanno dato né testi di possibile modifica del Codice, né dettagli sul decreto. Serve una discussione politica”

| Scritto da Redazione
CGIL L’incontro ‘Sblocca-cantieri’ nulla di fatto al ministero

CGIL L’incontro ‘Sblocca-cantieri’ nulla di fatto al ministero

Confederazioni e categorie al Mit consegnano le loro proposte. “Non c’è stato confronto, non è stato un tavolo tecnico. Non ci hanno dato né testi di possibile modifica del Codice, né dettagli sul decreto. Serve una discussione politica”

Fumata nera al ministero delle Infrastrutture. Il risultato del cosiddetto ‘tavolo tecnico’ coi sindacati sul decreto sblocca-cantieri si è sostanzialmente concluso con un nulla di fatto. È quanto hanno fatto sapere le stesse Cgil, Cisl, Uil e le categorie Fillea, Filca e Feneal.

“Il tavolo di oggi al Mit non è stato un tavolo tecnico: non sono stati forniti né testi di possibile modifica del Codice, né dettagli sul possibile decreto, è stato solo confermato che la discussione continua internamente al governo e tra le forze politiche di maggioranza. Quindi nulla di fatto”.

Cgil, Cisl, Uil, insieme a Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, hanno consegnato le loro proposte per il rilancio del settore delle costruzioni, sostenute con forza nello sciopero con manifestazione romana di venerdì scorso, e hanno “indicato nel dettaglio sia gli strumenti da rafforzare per tutelare i lavoratori e garantire la trasparenza, estendendo per esempio congruità e patente a punti, che gli interventi sul Codice stesso, dal punto di vista delle politiche industriali”.

Per i sindacati, infatti, ridurre lungaggini burocratiche e accelerare i cantieri assegnati ma bloccati “non significa tornare al massimo ribasso, liberalizzare il subappalto o all’attività prevalente, rilanciare il General Contractor e quindi le ‘varianti allegre, ridurre le tutele antimafia’”.

“A questo punto riteniamo necessario – concludono i sindacati confederali e di categoria dell’edilizia – un ritorno al tavolo politico prima del pre-consiglio dei ministri, affinché siano chiare ed esplicite le posizioni del governo che se ne assumerà tutte le responsabilità, avendo di fatto scelto di non confrontarsi con le organizzazioni sindacali”.

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