Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 10.09

Cgil Trasporti Ryanair, l’accordo è ancora lontano

Fumata nera nella trattativa tra sindacati irlandesi e compagnia aerea. L’intesa è essenziale per risolvere le dispute in tutta Europa. C'è il rischio di nuovi scioperi in Germania, Belgio, Svezia e Olanda a settembre, dopo lo stop del 10 agosto scorso

| Scritto da Redazione
Cgil Trasporti Ryanair, l’accordo è ancora lontano

Cgil Trasporti Ryanair, l’accordo è ancora lontano

Fumata nera nella trattativa tra sindacati irlandesi e compagnia aerea. L’intesa è essenziale per risolvere le dispute in tutta Europa. C'è il rischio di nuovi scioperi in Germania, Belgio, Svezia e Olanda a settembre, dopo lo stop del 10 agosto scorso

Nuovo stop alla trattativa. Il dialogo tra i sindacati irlandesi dei piloti e i vertici Ryanair ha subito una nuova, inattesa battuta di arresto il 19 agosto scorso. Secondo quanto ha riportato l'agenzia Bloomberg, tra l’altro, il negoziato, che sembrava a un passo dalla soluzione, non riprenderà prima della prossima settimana, anche se ancora non è stato fissata alcuna data.

Di conseguenza anche i sindacati di Germania, Belgio, Svezia e Olanda sono sul piede di guerra per le condizioni di lavoro imposte dal vettore e hanno già proclamato e messo in atto una serie di scioperi che ne ha fortemente penalizzato l'attività estiva. L'ultimo sciopero, indetto il 10 agosto, ha lasciato a terra 400 aerei.

Un'intesa viene considerata essenziale in Irlanda per risolvere le dispute tra l'azienda e i piloti in tutto il resto Europa. Il 20 settembre scorso, l’agenzia italiana AdnKronos aveva intervistato un ex pilota della compagnia irlandese che ha raccontato la sua esperienza da lavoratore dipendente. “Ryanair non conosce il rispetto delle regole“, ha raccontato il pilota, “Sono scorretti. Da loro si lavora con gli obblighi da dipendente, ma senza avere le garanzie da dipendente, ed è piuttosto squallido, soprattutto se paragonato alla concorrenza”. Il problema non sono gli stipendi, ma il contratto di lavoro: i piloti sono a partita Iva.

Ryanair non assume direttamente, ma ingaggia tramite un’agenzia interinale. Il rispetto degli accordi era il punto più debole del contratto d’assunzione: “Si possono percepire anche 8 mila euro al mese, ma poi non si hanno ferie, contributi, malattie pagate. Niente“. E allora i piloti che fanno? “Molti colleghi restano perché lavorano vicino casa, lo stipendio a fine mese lo intascano, ma non rendendosi conto di cosa c’è fuori, vanno avanti anche per inerzia“. Altri però sono volati addirittura in Cina: “Lì gli stipendi sono il doppio di quelli europei”.

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