Mercoledì, 08 maggio 2024 - ore 22.01

Circolo Culturale AmbienteScienze di Cremona: ‘Con il TTIP, diritti a rischio’

Il Circolo Culturale AmbienteScienze di Cremona ha scritto a tutti i parlamentari europei della circoscrizione nord-ovest

| Scritto da Redazione
Circolo Culturale AmbienteScienze di Cremona: ‘Con il TTIP, diritti a rischio’

Domani al Parlamento europeo si aprirà il dibattito sulla mozione presentata dal socialista tedesco Bernd Lange alla Commissione per il Commercio Internazionale del Parlamento Europeo e approvata il 28 maggio u.s. a larga maggioranza. Per l’occasione, il Circolo Culturale AmbienteScienze di Cremona ha inviato a tutti i parlamentari europei della circoscrizione nord-ovest il seguente messaggio.

«Onorevoli rappresentanti del popolo,

i motivi per cui il TTIP è avversato dall’associazionismo ambientalista sono noti: i traguardi raggiunti in termini di diritti e di tutele nell’UE sono a rischio di ridimensionamento. Che gli Stati Uniti tengano moltissimo alla stipulazione di questo Partenariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti lo hanno anche ribadito l’altro giorno con Obama a Elmau per il G7. L’obiettivo è di rendere il commercio dei beni e dei servizi a i loro prezzi più concorrenziali, quindi minori, nei confronti del giganti del Brics, paesi che sui traguardi raggiunti dall’Europa sono ancora lontani. Questo vuole dire tagliare i costi sociali e, com’è ufficialmente dichiarato, rendere meno vincolanti le regole e le leggi che tutelano la sicurezza e l’ambiente. Queste considerazioni non sono di natura ideologica, ma il risultato di una fredda riflessione sul modello di crescita che si vuole perpetuare, fondato sui consumi senza fine e quindi destinato a consumare lo stesso pianeta. Senza contare che in gioco ci sono fattori che influenzerebbero molto negativamente la qualità della vita e il vulnus che, proprio per queste motivazioni, sarebbe inferto alla cultura democratica».

«Per quanto riguarda la mia Associazione», scrive, per Il Circolo AmbienteScienze, Benito Fiori, «posso dire che il vostro comportamento sarà puntualmente seguito e nel caso, come teme, le vostre scelte fossero di approvazione del trattato, si adopererà presso le altre asociazioni con cui opera da tempo perché la vostra eventuale prossima candidatura (in Europa come per il Parlamento italiano) sia fortemente osteggiata. Tutto a cominciare dal prossimo 10 giugno, quando sarete chiamati a discutere non il trattato in sé, ma lo scivolo che porta alla sua approvazione finale».

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