Martedì, 07 maggio 2024 - ore 19.44

Cittadinanza-Ius-soli. A che punto è la riforma della cittadinanza?

Il mondo politico sempre più distante da quello reale

| Scritto da Redazione
Cittadinanza-Ius-soli. A che punto è la riforma della cittadinanza?

A un punto morto, verrebbe da dire con sconforto guardando il programma della Camera. Stando all’agenda dei lavori – posta in evidenza da Stranieriinitalia.it -, la discussione in aula sulle “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza  dovrebbe arrivare a giugno, ed è l’ultimo progetto di legge all’ordine del giorno, dopo la discussione di altri tra i quali, ad esempio, quello sulla collaborazione strategica tra Italia e Montenegro, o sulla cooperazione militare tra Italia e Kazakhstan.

Il 6 marzo 2012 la campagna L’Italia sono anch’io depositava alla Camera due proposte di legge di iniziativa popolare, chiedendo la riforma della legge sulla cittadinanza e l’introduzione del diritto di voto attivo e passivo alle elezioni amministrative per i cittadini stranieri non comunitari.

Giovedì 11 settembre 2014 la I Commissione Affari Costituzionali della Camera audiva la campagna, riprendendo la discussione delle varie proposte di legge di iniziativa parlamentare e popolare avanzate in materia di cittadinanza.

La modifica della legge faciliterebbe finalmente il riconoscimento della cittadinanza alle tantissime persone nate in Italia da genitori stranieri, o arrivate in Italia da piccoli, colmando così la distanza che ancora perdura tra le norme e il paese reale. Una distanza di cui si sono accorti i cittadini italiani, che in più di 200mila hanno sottoscritto le due proposte di legge. Gli unici a non rendersi conto dell’urgenza della questione sembrano essere i rappresentanti istituzionali, che continuano colpevolmente a ignorare sia le moltissime persone ancora considerate straniere dallo stato – nonostante siano cresciute in Italia – sia la maggioranza degli italiani.

Secondo i dati diffusi dall‘Ottavo Rapporto sulla sicurezza e l’insicurezza sociale in Italia e in Europa, presentato lo scorso febbraio proprio alla Camera, il 72% degli italiani “è favorevole a concedere la cittadinanza a figli di immigrati nati in Italia.

Fonte: cronachedirazzismo

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