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CNA Cremona ricorda Francesco Bissolotti, uno dei grandi liutai cremonesi

E' morto a 89 anni Francesco Mario Bissolotti, uno dei grandi liutai cremonesi avrebbe compiuto novant'anni il prossimo 2 aprile, ma ci ha lasciato nelle scorse ore, dove era ricoverato da alcuni giorni all'Hospice dell'ospedale di Cremona.

| Scritto da Redazione
CNA Cremona ricorda Francesco Bissolotti, uno dei grandi liutai cremonesi

CNA Cremona ricorda Francesco Bissolotti, uno dei grandi liutai cremonesi

E' morto a 89 anni Francesco Mario Bissolotti, uno dei grandi liutai cremonesi  avrebbe compiuto novant'anni il prossimo 2 aprile, ma ci ha lasciato nelle scorse ore, dove era ricoverato da alcuni giorni all'Hospice dell'ospedale di Cremona.

La CNA lo ricorda tra i più alti e significativi rappresentanti della cultura artigiana del tempo, un'eccellenza nella sua azione di rilancio della Liuteria Cremonese, e lo ha premiato nel 2003 nell'ambito dell'assemblea annuale della CNA di Cremona come simbolo della fedeltà, della creatività e della qualità del lavoro artigiano.

Era, infatti, il decano dei liutai cremonesi e la sua storia si è dipanata per gran parte del Novecento in un crescendo di eccellenti risultati professionali e popolarità per il suo laboratorio dove sono cresciuti i quattro figli Marco Vinicio, Maurizio, Vincenzo e Tiziano.

Sicuramente uno dei più grandi Liutai Italiani che hanno onorato Cremona la città dove ha svolto la sua attività i cui strumenti sono conosciuti in tutto il mondo

Era diventato liutaio dopo aver approfondito le tecniche dell'ebanisteria e dell'intarsio nonché quelle della scultura. Poi il grande successo come liutaio e l'impegno, per quasi trent'anni, come docente della scuola di liuteria di Cremona. Hanno utilizzato i suoi violini musicisti del calibro di Uto Ughi, Salvatore Accardo, Kim Kaskashan.

Bissolotti nel 1957 si iscrive alla Scuola di Liuteria di Cremona, che frequenta per quattro anni diplomandosi nel 1961.

Nel 1973 fonda con altri liutai l'ACLAP (Associazione Cremonese Liutai Artigiani Professionisti) associazione che aderiva alla CNA e che aveva come obiettivo la valorizzazione del processo costruttivo degli strumenti ad arco secondo il sistema classico cremonese.

Come non ricordarlo nella splendida prima di Quark di Piero Angela su come nascono i violini, e chi non lo ricorda per aver prestato le sue mani ad Anthony Quinn che interpretava Stradivari nell’omonimo sceneggiato girato a Cremona?

Bissolotti mantiene un ottimo rapporto prima come allievo e poi come amico , con il maestro liutaio Pietro Sgarabotto di cui ha avuto sempre profonda stima fino alla sua scomparsa nel 1990.

Nel suo percorso di apprendimento e specializzazione hanno avuto un grande ruolo i corsi di restauro compiuti con i liutai milanesi Giuseppe Ornati e Ferdinando Garimberti .

Ma Bissolotti ha avuto il suo apice formativo nel rapporto intrattenuto con il grande liutaio e restauratore italo-americano Simone Fernando Sacconi: un incontro fondamentale per la crescita liutaria di Bissolotti il quale, avendo da subito compreso di trovarsi di fronte ad un uomo ed un artigiano eccezionale, perfeziona, dal 1962 al 1972, il suo lavoro, avvicinandosi sempre di più ai misteri dell’antica liuteria cremonese.

Apprende e sviluppa così la tecnica costruttiva della forma interna, di cui Sacconi, che da tempo ne aveva attuato il recupero, gli aveva svelato tutti i segreti.

Bissolotti è da considerarsi l'artefice del più grande e meraviglioso viaggio nelle tecniche della liuteria del passato ; un viaggio che gli ha consentito di proiettare il saper fare artigiano del liutaio nel futuro della moderna liuteria cremonese.

 

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