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Comuni e Sindacati Confederali del Cremonese insieme per accompagnare la riforma socio-sanitaria.

La Legge regionale 11 agosto 2015 n. 23 (Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo) ridisegna profondamente il Sistema Socio Sanitario Lombardo e conseguentemente anche il territorio provinciale.

| Scritto da Redazione
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Le novità principali della legge: le Aziende Ospedaliere hanno preso il nome di ASST ed oltre alle prestazioni di cura ospedaliere di cui si sono sempre occupate, dovranno gestire attraverso la rete territoriale i servizi di erogazione diretta ai cittadini in precedenza garantiti dalle ASL ( consultori, SERT, ADI…); le prestazioni sociali in capo ai Comuni dovranno integrarsi col sistema socio sanitario;le vecchie ASL sono state ridotte nel numero ed hanno preso il nome di ATS , non hanno funzioni di erogazione dei servizi ma si occuperanno di programmazione, acquisto e controllo delle prestazioni socio sanitarie . 

In particolare il territorio provinciale vede la presenza di un'unica ATS (MANTOVA-CREMONA) e due ASST (CREMONA  e CREMA).

Le Organizzazioni Sindacali Confederali (CGIL CISL e UIL con le rispettive categorie della Funzione Pubblica e dei Pensionati) per la loro funzione di rappresentanza degli interessi generali, IL 2 Febbraio 2016, hanno  siglato con il Comitato dei Sindaci del Distretto Sociale di Cremona un importante protocollo d’intesa che sottolinea la coesione del territorio nel voler prestare la massima attenzione all’applicazione della Legge di Riordino.

In tale documento le parti hanno condiviso:

-il ruolo fondamentale dell’Assemblea dei Sindaci e degli organismi di governance di cui si è dotata per la pianificazione territoriale e per l’integrazione socio sanitaria e sociale del territorio a partire dall’analisi dei bisogni dei cittadini;

-la funzione di rappresentanza degli interessi generali svolta da CGIL CISL e UIL Confederali e delle categorie della Funzione Pubblica e dei pensionati. Un ruolo che è dato dal mandato di rappresentanza che le OO.SS. maggiormente rappresentative ricevono dai lavoratori e dai cittadini e che le rendono  interlocutori privilegiati in grado di indicare adeguatamente i bisogni e le esigenze della comunità territoriale oltre che le eccellenze e gli aspetti di criticità del sistema socio sanitario Cremonese ;

-che la Legge Regionale  n. 23 del 2015 debba rappresentare un’opportunità per dare risposte puntuali e di qualità a malati cronici, pazienti pluripatologici, affetti da patologie psichiatriche, a persone con disabilità, persone bisognose di maggiori tutele socio sanitarie anche con il supporto della rete di volontariato e famigliare e del terzo settore che continua a caratterizzare la storia e la società cremonese.

-che la piena integrazione ospedale/territorio si realizzi con la valorizzazione del territorio come sede naturale della risposta ai bisogni sia sanitari che sociali grazie all’ottimale utilizzo delle risorse, degli strumenti e delle competenze professionali.

-che i servizi sul territorio debbano essere  sviluppati a partire dalle esperienze già in atto puntando ad una sempre maggiore sinergia e condivisione di progettualità tra le strutture presenti all’interno dell’A.T.S.

-che il patrimonio di strutture e di professionalità che erogano servizi socio sanitari debbano essere salvaguardati e valorizzati

-che i livelli occupazionali del comparto sanitario e socio sanitario del territorio debbano essere garantiti ed implementati anche attraverso l’integrazione e  la diversificazione di unità di offerta fra le strutture sanitarie e socio assistenziali accreditate e presenti nel territorio cremonese.

Le Organizzazioni Sindacali ed il Comitato Esecutivo dei Sindaci si sono impegnati:

-a partecipare fattivamente alla fase di programmazione socio sanitaria e sanitaria a partire dalla ricognizione delle strutture, delle dotazioni e degli attori oggi esistenti e dall’analisi dei bisogni espressi dal territorio;

-ad incontrarsi periodicamente sia per l’analisi degli ulteriori provvedimenti che, così come indicato dalla Legge Regionale n.23, verranno assunti da Regione Lombardia, sia per la valutazione del percorso deciso per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla riforma;

-a richiedere nei luoghi e nei momenti opportuni l’attivazione della cabina di regia prevista dalla legge regionale n.23 per la programmazione sociale e sanitaria.

Per le Segreterie Provinciali, CGIL, CISL e UIL

Vangi Monica, Manfredini Monica, Penci Mario 

FP CGIL, FPL UIL, Fp CISL Asse del Po,

Negri Sabrina, Corbari Fulvio, Roberto Dusi

SPI CGIL, FNP CISL, UILP

Carenzi R. e Crotti P., Allegri G. e Blzoni P., Reali G.

Firmato

Cremona, 19 febbraio 2016

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