La decisione della Corte di Costituzionale, con molta chiarezza e semplicità, ha solo sancito che l'imputato (anche se eccellente) non ha alcun diritto di decidere CHI deve processarlo, QUANDO deve processarlo, DOVE deve processarlo.
La presunzione di onnipotenza di Berlusconi viene così ridimensionata ed è il fatto che fa innervosire il cavaliere, ridotto, in tal modo, ad un semplice imputato che deve dare conto alla magistratura dei reati accertati, con ampia facoltà di difendersi NEL processo, come sono chiamati a fare tutti gli imputati.
E' comprensibile il quadrato che intorno al capo hanno fatto di suoi seguaci; comprensibile in termini di legittima (mica tanto legittima !) difesa. Tutti i parlamentari, i porta borse, i raccoglitori di voti, le varie claques sparse nel paese, sanno bene di dover seguire le sorti del capo: finiti Berlusconi, rinascerà l'Italia, ma i suoi interessatissimi sostenitori finiranno la loro squallida carriera.
Gasparri minaccia dimissioni in massa.... innanzitutto sarà da vedere il significato di quel...tutti... quindi operare quella che potrebbe essere identificata come una semplice anticipazione nei tempi.
Commento inviato il 20-06-2013 alle 10:51 da rosarioamicoroxas