A COPENAGHEN SI E' TENUTO "SPORTVISION 2012", LA CONFERENZA INTERNAZIONALE SU SPORTPERTUTTI, VOLONTARIATO, DOPING E SALUTE. Interviene F. Fossati
Negli stessi giorni in cui l'Unione Europea, insieme all'Uefa, decreta il rischio default per molte squadre continentali super indebitate (cosiddette regole del fair play finanziario), i vertici sportivi dei governi si sono riuniti a Copenaghen per parlare di sportpertutti, volontariato, doping e finanziamenti per la salute. Con il patrocinio della presidenza danese dell’Unione Europea il 19 ed il 20 marzo a Copenhagen si è svolta "Sportvision 2012" la conferenza di ampio respiro con un grande ed ambizioso obiettivo: affrontare le sfide più urgenti ed importanti dello sport per tutti in una cornice di alto livello di dibattito politico.
Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp, ha preso parte al Meeting in quanto presidente di Isca Europe, una delle più importanti reti continentali di sportpertutti: "L'obiettivo del ministro dello sport e della cultura danese Uffe Elbæk, è stato quello di raccogliere tutte le energie disponibili dalle reti dello sportpertutti dei diversi paesi e utilizzarle per rilanciare politiche di welfare. Non possiamo permettere che gli effetti della crisi deprimano lo sportpertutti, anzi dobbiamo rilanciare una progettazione specifica che faccia dello sport un motore di crescita".
"Il mandato danese dopo questo semestre che è in scadenza, si chiude con un buon lavoro fatto sullo sport sociale e per tutti che, molto probabilmente, si schiuderà ad un piano triennale specifico sullo sport a partire dal 2014. Fino ad oggi ricordiamo che tutti i progetti di sport approvati in sede europea, quindi anche quelli promossi o partecipati dall'Uisp come Mimosa e Olympia, sono stati considerati come azioni preparatorie".
Fossati a Copenaghen è stato anche relatore in uno dei workshop, quello sul volontariato: "Il volontariato sportivo è una risorsa enorme in tutti i paesi dell'Unione Europea. Significa formazione, ricerca e accredita le competenze che poi sono riconosciute nei percorsi di avviamento al lavoro. Il volontariato sprtivo in europa rappresenta il 60% del complesso delle azioni volontarie e di ciò che noi chiamiamo terzo settore. Per questo il volontariato deve essere detassato e le associazioni devono avere trattamenti preferenziali in materia fiscale. La loro missione è un valore sociale concreto e riconoscibile, un bene pubblico a disposizione di finalità collettive".
La conferenza ha inoltre rappresentato un tempestivo follow-up per l'Anno europeo del volontariato, il 2011, e per la Dichiarazione di Aarhus del 2002, diventando un’occasione per discutere delle recenti sfide strategiche sul tema e delineare le raccomandazioni per i responsabili politici europei in presenza di interlocutori importanti come il Ministro dello sport e della cultura danese Uffe Elbæk.
Riflettere ed esaminare lo stato dell’arte della promozione del volontariato nello sport per tutti, il confronto di buone pratiche e di le iniziative innovative per la lotta contro il doping, le nuove frontiere del fitness, il punto sul finanziamento e la salute nello sport per tutti: questa la formula della due giorni danese. ((Francesca D'Ercole-I.M.)
Ascolta l'intervento di Filippo Fossati al'interno del Giornale Radio Sociale di venerdì 23 marzo.
fonte. Uisp Cremona