Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 03.33

Corada G.C."Cremona ricorda il 14 luglio 1789"

| Scritto da Redazione
Corada G.C.

Testo della Conferenza "Cremona ricorda il 14 luglio 1789"
”Allons enfants de la Patrie.... Cremona e la Rivoluzione Italiana”
tenuta dal prof. Gian Carlo Corada
Presidente dell'Associazione
GIOVEDI' 14 LUGLIO 2011 organizzata da “LE PROSPETTIVE”
Associazione culturale
presso Palazzo Cattaneo, in Via degli Oscasali, 3 a Cremona
Cremona e la Rivoluzione Francese
--------------------
Introduzione.
Il presente opuscolo riporta, più o meno, il testo di una conferenza. Ha quindi un carattere
assolutamente discorsivo e non comporta note o bibliografie. Verrà il momento per un
saggio più approfondito, con tutti gli “apparati” che giustamente sono di solito utilizzati.
Ciò non toglie che io debba dichiarare il mio tributo per fonti e notizie a diversi studiosi
che nel passato, remoto e recente, hanno scritto dell'esperienza cremonese di quella che,
con bella espressione, Ugo Foscolo chiamò “Rivoluzione d'Italia”: da Vincenzo Lancetti a
Fiorino Soldi, da Luigi Ratti a Gianfranco Taglietti, a Lucio Villari ed agli autori del bel
volume sul Settecento della “Storia di Cremona”, coordinato da Carlo Capra.


L'intento mio primo e dichiarato è quello di ricostruire, in sintesi, le vicende cremonesi dal
1796, quando i francesi entrarono in città, fino al 1814, quando definitivamente tornarono
gli austriaci. L'obbiettività della ricerca storica, per quanto difficilmente raggiungibile,
deve essere sempre posta come fine da perseguire. Dichiaro subito, comunque, due
convinzioni. La prima l'ho maturata proprio studiando la storia cremonese del periodo in
questione: aver vissuto la città ed il territorio in quei vent'anni scarsi un momento
estremamente interessante, di sviluppo e vivacità rispetto agli anni precedenti ed anche a
quelli immediatamente successivi, almeno fino al 1848; essere stato presente ed attivo un
gruppo di persone, non così ristretto come si potrebbe pensare, coerente con le proprie
idee e pronto a pagare per esse, a sacrificarsi, persone che sono state quasi del tutto
dimenticate sia dalla toponomastica che dalle cronache locali. La seconda convinzione è
precedente e deriva dagli studi che ho compiuto sull'Illuminismo e sul Settecento.


L'Illuminismo, prima, e la Rivoluzione francese, poi, con le sue contraddizioni ed i suoi
eccessi, sono stati straordinari “movimenti” culturali e politici “borghesi”, nel senso che,
salvo esigue minoranze, i rapporti di proprietà non sono stati messi in discussione e libertà
ed eguaglianza erano considerati valori fondamentali ma in una sfera che non toccava se
non in minima parte le differenze sociali. Anche gli espropri ed i sequestri di beni degli
ordini religiosi e di alcuni nobili ostili (rientranti in Lombardia, per quanto riguardava la
Chiesa, in una politica già dall'Austria seguita) ebbero carattere episodico, di continuità
con il passato, emergenziale e tutto sommato di non grande rilevanza. Eppure io credo che
quei concetti di libertà ed eguaglianza, nati storicamente così, maturati in un contesto ben
definibile e databile, siano divenuti dei valori universali, imprescindibili, non negoziabili.
Vi è chi contesta questa convinzione, lo so, ma io penso che il fallimento dei regimi
comunisti e di quelli reazionari così come le brutture dell'intolleranza, il fanatismo del
terrorismo e le incertezze dei nostri sistemi ci obblighino a ripensare certi valori originari
(come appunto la libertà, l'eguaglianza e la fraternità), a riallacciarsi ad essi, rinnovandoli,
ed a valorizzarne l'universalità.

Detto ciò, tralascio di parlare del 14 luglio (ricorrenza della presa della Bastiglia e festa
nazionale francese) e della Rivoluzione francese. Dò per scontata la conoscenza, seppure
per grandi tratti, di quanto avvenuto. Vengo subito a ciò che ci interessa in questa sede.
Nel 1796 Napoleone Bonaparte, alla testa di un esercito francese, invade l'Italia. Il suo
progetto aveva poco da spartire con gli ideali della Rivoluzione e tanto meno con le idee
giacobine. Aveva una valenza prevalentemente militare e tattica.

Per leggere e stampare l'intera comunicazione clicca qui:
http://www.welfarenetwork.it/images/stories/Allegati/relazione _completapdf.pdf

 

3402 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria