Martedì, 30 aprile 2024 - ore 18.10

Cotrufo.Coni Non sono d'accordo che spariscano i comitati provinciali.

| Scritto da Redazione
Cotrufo.Coni Non sono d'accordo che spariscano i comitati provinciali.

CONI - COMITATO PROVINCIALE DI CREMONA
ABOLIZIONE DEI COMITATI PROVINCIALI: LA REAZIONE DEL PRESIDENTE COTRUFO
"Preoccupazione per il futuro del movimento sportivo a livello periferico"

In un primo momento mi sono volutamente astenuto dall'esprimere giudizi, che
sarebbero potuti risultare incompleti e approssimativi, sulla proposta di
abolizione dei comitati provinciali del Coni formulata dal presidente
Petrucci nell'ultimo consiglio nazionale. Ora, dopo aver acquisito adeguati
elementi di valutazione, ritengo di poter esternare qualche opinione in
merito ai problemi sollevati, che hanno bisogno di essere esaminati in una
prospettiva giusta ed equilibrata.

Siamo tutti ben consapevoli della particolare gravità della situazione
economica che il nostro Paese sta attraversando, ma l'iniziativa unilaterale
del presidente Petrucci non è condivisibile. Anzitutto nel metodo: ritengo
profondamente scorretto non informare di una decisione tanto pesante una
base di volontari che presta il proprio lavoro a titolo prettamente
gratuito. Inoltre l'argomento, trattato nella giusta misura, avrebbe potuto
essere risolto senza intaccare la struttura territoriale: per ottenere le
medesime economie si sarebbe dovuto prima di tutto eliminare gli sperperi
che si registrano in tutti gli ambiti delle gestione del Coni.

Eliminare i comitati provinciali significa stravolgere lo Statuto e
cancellare gran parte delle competenze del Coni in materia di promozione
sportiva; attualmente, infatti, queste sono garantite dai 102 comitati
provinciali e non possono essere trasferite ai 19 comitati regionali. E
questo anche in considerazione del decentramento che, da qualche tempo, si
va propagandando. Questo richiederebbe, tra l'altro, una integrale
riscrittura dello Statuto e potrebbe anche comportare la perdita per il Coni
della qualifica di ente di diritto pubblico per il quale si era battuto
l'indimenticato presidente Onesti. E ciò per garantire l'autonomia e
l'indipendenza dello sport da qualsiasi tipo di ingerenza

I mille dirigenti provinciali che rischiano di essere sollevati
dall'incarico non costano un solo euro a nessun titolo. Anzi: spesso ci
rimettono di tasca propria.

Né si risparmierebbero i fondi per le sedi dei comitati provinciali che
attualmente, ospitando molte delegazioni provinciali delle federazioni
nazionali, non potrebbero essere eliminate senza mettere in crisi l'attività
delle federazioni stesse sul territorio.

Le piccole società, infine, perderebbero l'opportunità di ricevere quei
servizi basilari che oggi vengono assicurati dai comitati provinciali, in
quanto tutto verrebbe demandato a livello regionale.

Lo scenario economico ipotizzato dal presidente Petrucci non trova riscontro
nel consultivo di bilancio del 2010, per cui il risparmio realizzabile non è
certo quello prefigurato di 30 milioni di euro. Lo stesso Petrucci, proprio
nel documento di bilancio, ha affermato: "La struttura territoriale del Coni
è elemento fondamentale di base per il raggiungimento dei principali
obiettivi di politica sportiva e istituzionale". Per cui ritengo
estremamente offensivo, sul piano personale, il fatto che una decisione
tanto delicata sia stata assunta evitando intenzionalmente la consultazione
con i rappresentanti territoriali democraticamente eletti.

A titolo individuale, l'interruzione dell'incarico mi è completamente
indifferente, in quanto ho sempre svolto i miei incarichi sportivi con
genuino spirito di servizio senza richiedere nessuna contropartita; sul
piano del principio, invece, mi aspettavo da parte del presidente nazionale
un comportamento più democratico che salvaguardasse la dignità di oltre
tutti coloro che si impegnano 'in frontiera' volontariamente a favore dello
sport. Essere additato mediaticamente come componente di una casta intenta
ad incamerare prebende mi ha pesantemente infastidito.

Comunque, ad ogni buon fine, sempre per il senso di equilibrio che deve
muovere gli uomini di sport, allego il documento che i presidenti
provinciali della Lombardia hanno redatto lo scorso 3 ottobre nel corso
dell'incontro che si è svolto a Milano con il presidente regionale
Marzorati.

Achille Cotrufo

Presidente Comitato Provinciale Coni di Cremona

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