(CR) Pianeta Migranti. Ai tagliagola sudanesi il compito di fermare i migranti
L’Italia ha affidato al golpista sudanese Mohamed Hamdan Dagalo detto“Hemetti”capo dei janjaweed, detti “diavoli a cavallo”, per la loro efferatezza, il compito di bloccare i migranti.
Il Sudan è nel baratro. Le tregue non reggono. Il paese è al collasso totale e chi può fugge.
L’Onu avverte che nel giro di sei mesi 19 milioni di persone stremate dalla fame, potrebbero cercare scampo nei Paesi vicini del Ciad, Libia e Egitto.
Nella capitale Khartoum infuriano ancora i combattimenti tra i due contendenti al potere: l’esercito regolare del presidente, il generale Abdel Fattah al Burhan, e il suo vice, pari grado e golpista Mohamed Hamdan Dagalo “Hemetti”, che guida la Rapid Support Forces, RSF cioè gli ex janjaweed. Questi sono arabi di diverse tribù che dal 2003 compiono orribili crimini e stragi in Darfur, una regione occidentale del Sudan: incendiano villaggi, stuprano, uccidono in modo indiscriminato, rapiscono bambini per renderli schiavi e arruolarli.
I janjaweed sono anche responsabili di aver soffocato nel sangue le manifestazioni popolari dei sudanesi a favore della democrazia.
Nonostante la loro terribile fama di terroristi, nel 2022 l’Italia, con scarsa lungimiranza, ha deciso di affidare proprio a loro il compito di controllare i confini del nord Sudan con l’Egitto, la Libia e il Ciad, per non fare passare i migranti che ogni giorno dall’Africa subsahariana tentano di arrivare al Mediterraneo. Va ricordato che il Sudan accoglie un milione di rifugiati provenienti dai Paesi limitrofi.
Nel febbraio 2022, Hemetti è venuto in Europa per partecipare ad un incontro coi rappresentanti di alcuni Paesi (Turchia, Italia e un rappresentante della NATO) impegnati a cercare una soluzione alla crisi libica; è arrivato anche a Roma dove ha presentato una lista di richieste per poter svolgere il compito di fermare i migranti: attrezzature per l’assistenza tecnica, supporto strategico, istruttori per corsi d’addestramento e armi.
Il nostro Paese ha accolto le sue richieste, inclusi anche i droni, necessari per poter controllare le frontiere e fermare il flusso migratorio verso l’Europa.
Africa ExPress e Il Fatto Quotidiano hanno riferito pure di alcuni viaggi di responsabili militari italiani a Khartoum nel 2022 per pianificare con Hemetti gli interventi degli istruttori italiani incaricati di addestrare i janjaweed in un campo militare di El Obeid, a 400 chilometri da Khartoum. Il 12 gennaio missione segreta italiana a Khartoum per pianificare l'addestramento dei tagliagole janjaweed - Africa Express: notizie dal continente dimenticato (africa-express.info)
E’ stato lo stesso Hemetti in un’intervista dell’agosto 2022 sulla pagina Facebook New Sudan a confermare l’aiuto ricevuto dall’Italia: “Siamo supportati soprattutto dagli italiani. Ringraziamo quindi gli italiani, soprattutto dal punto di vista tecnico. Potrebbero continuare per altri due anni con noi” Accuse all'Italia per l'addestramento dei janjaweed: "Avete creato un mostro" - Africa Express: notizie dal continente dimenticato (africa-express.info)
Non va dimenticato che i janjaweed ricevono aiuti logistici e militari anche dalla Russia poiché Hemetti ha concesso ai mercenari del gruppo Wagner lo sfruttamento di miniere d’oro nel nord del Sudan. Quindi italiani e russi, insieme, insegnano ai tagliagole a far la guerra seriamente.
In pratica, stiamo dando la possibilità a milizie, torturatori, paramilitari di espandere il proprio potere in un’area già instabile. Potere che, sotto forma di ricatto, verrà poi esercitato verso il nostro Paese.