(CR) Pianeta Migranti. Arrivano a Milano da Afganistan Iran e solo i volontari li aiutano.
Rete Milano eÌÂ una Organizzazione di Volontariato nata per dare un primo aiuto emergenziale
ai profughi in transito da Milano e in arrivo principalmente dalla rotta balcanica. Milano non offre un punto di ristoro e di accoglienza dedicato.
Sono uomini, donne e bambini anche piccoli, minori non accompagnati stremati da un viaggio faticoso, durato mesi, addirittura anni, durante il quale subiscono respingimenti, aggressioni e gravi violazioni dei loro diritti. Sono persone di etnie diverse (l’80% afgani, il resto iraniani, curdi, siriani…) tutti molto provati fisicamente e psicologicamente.
I volontari di Rete Milano, che in uno scantinato in zona Lambrate hanno un deposito di vestiario per i profughi e un ricovero d’emergenza, hanno aiutato 700 persone in 5 mesi. A 400 di loro è stata data anche accoglienza notturna. Questi numeri sono stati consegnati alle Istituzioni di Milano come richiesta di aiuto e attendono una risposta.
In questi ultimi tempi arrivano sempre più persone in fuga dai regimi integralisti di Afghanistan e Iran che stanno soffocando ogni libertà. A Teheran, chi manifesta per i diritti delle donne e la libertà subisce torture e condanne a morte.
Fuggono da situazioni tragiche e affrontano viaggi tremendi. Il tratto più pericoloso è nel percorso dalla Bosnia in poi. Al gelo delle notti nei boschi e l’attraversamento di fiumi gonfi e freddi, con l’acqua fino alla vita, e magari un bimbo in braccio, si aggiungono le violenze della polizia croata. Durante il “game”, com’è chiamata questa parte del viaggio, capita di vedere i cadaveri di chi è morto per il freddo, o migranti senza scarpe e con i segni delle percosse della polizia che li ha respinti. Questi i racconti dei profughi.
Il 90% di loro vuole andare in Germania, qualcuno in Belgio o in Olanda. Sono a Milano di passaggio e hanno bisogno di un pasto caldo, delle coperte, una notte in un luogo protetto.
I volontari di Rete Milano procurano coperte e sacchi a pelo a chi si ferma in stazione Centrale per qualche notte prima di partire per altri paesi. Se ci sono genitori con minori vedono di sistemarli per una notte in un appartamento a disposizione dell’associazione o da privati.
In questo periodo non ci sono posti abbastanza per tutti quelli che stanno fuggendo dall’Iran: sono soprattutto giovani, minacciati d’arresto per aver manifestato ed hanno bisogno di scappare subito.
Questi giovani sono definiti ‘transitanti’ perchè non vogliono farsi registrate e chiedere asilo per non restare bloccati nel nostro paese, come prevede il Regolamento di Dublino.
E i Comuni, ai ‘transitanti” non registrati, possono dare solo l’intervento d’emergenza all’interno del “Piano freddo”, e quindi accoglierli nei mezzanini della stazione Centrale assieme agli altri senza dimora dopo essere passati dal Centro di via Sammartini.
Purtroppo, visto l’acuirsi e il perdurare della repressione in Iran, il flusso da questo paese sarà in crescita e le risposte messe in campo dai volontari di Rete Milano da Caritas e Opera San Francesco saranno ancor meno in grado di sopperire ai bisogni.