Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 01.36

(CR) Pianeta Migranti. La fortezza Europa farà la fine della torre di Babele

Una dura presa di posizione sul naufragio greco, viene da parte del capo della Chiesa palermitana, Corrado Lorefice.

| Scritto da Redazione
(CR) Pianeta Migranti. La fortezza Europa farà la fine della torre di Babele

(CR) Pianeta Migranti. La fortezza Europa farà la fine della torre di Babele

Una dura presa di posizione sul naufragio greco, viene da parte del capo della Chiesa palermitana, Corrado Lorefice.

 «La linea rigorista dei nostri governi nazionali e della comunità europea è una industria di morte di innocenti che condanniamo a morire due volte», scrive l'arcivescovo.

«Una politica che non previene le stragi, ma le determina consapevolmente, tradisce la costitutiva missione della costruzione della polis umana. Se le nostre città europee perdono il dovere umano di accogliere quanti sono disposti ad affrontare la morte pur di fuggire dalla disperazione e dalla morte, non avranno altro futuro se non quello di nuove città di Babele in preda all’empietà e alla violenza.

I cuori che si raffreddano diventano insensibili, indifferenti, sospettosi, e violenti. Non soccorrere chi rischia la vita, non salvare esseri umani – 750 persone, membri della famiglia umana – è un crimine. Non educare all’accoglienza significa formare alla violenza. Ci indigniamo come cittadini e come cristiani e chiediamo prontamente scelte concrete per una politica migratoria libera da populismi e da interessi di parte, intelligente, accogliente e inclusiva».

«Non aprire vie legali di approdo dei migranti e di redistribuzione solidale nei paesi europei, equivale a un sostegno diretto e consapevole alle industrie mafiose internazionali che hanno messo le mani sull’affare migrazioni da povertà economica e conflitti bellici determinati e fomentati ipocritamente da noi occidentali. Significa ‘consacrare’ respingimenti, naufragi e reclusione nei tanti lager dei paesi di frontiera – in primis della Libia – lager di cui tutti abbiamo consapevolezza grazie alle testimonianze di quanti vi sono tristemente rinchiusi o alle immagini inviate dai reporterChiediamo occhi ancora capaci di lacrime, parole audaci per chiedere la proclamazione del lutto universale e vesti di penitenza per una conversione mentale e politica. È una possibilità ancora aperta, perché la via dell’umano non è mai preclusa. So quante energie positive si trovano nei nostri paesi e come tante persone sono pronte a contribuire a questo cambiamento.

L’Europa è nata come la terra dei diritti, del rispetto, dell’integrazione tra diversi. Oggi può scegliere di tradire la sua vocazione e la sua origine, condannandosi al non senso e all’estinzione culturale, sociale, economica anche, ovvero rimanere fedele alla parola che l’ha fondata: “Sono un uomo. E nulla di ciò che è umano ritengo sia estraneo è lontano da me” (Terenzio)».

E mentre in mare si muore senza salvataggi, si bloccano le navi delle ong, come la nave Aurora di Sea Watch ferma a Lampedusa da circa un mese e multata di oltre 3000 euro dopo aver salvato 39 persone e aver disobbedito all’ordine di dirigersi a Trapani. 

Per raggiungere Trapani in sicurezza la nave avrebbe impiegato 32 ore, e una navigazione così lunga avrebbe messo a rischio di vita chi si trovava già in condizioni precarie; inoltre la dimensione della nave non poteva garantire il riparo ai naufraghi per altri giorni.

E proprio il caso di ricordare la celebre frase di don Milani: ” L’obbedienza non è più una virtù”.

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