Cremona, 26 ottobre 2023
Ai Capigruppo consiliari del Comune di Cremona
OGGETTO: proposta di intitolazione parco (o parte di esso) a Enzo Tortora.
Sigg. Capigruppo,
con la presente mi permetto di sottoporvi la proposta di intitolazione di un parco cittadino (o soltanto di una parte di esso) alla memoria di Enzo Tortora (vedi scheda biografica in calce alla presente).
Intitolare a Enzo Tortora uno spazio pubblico della nostra città sarebbe un bel modo per rendere omaggio a un grande italiano ma anche di tramandare alle nuove generazioni il ricordo di un uomo perbene e delle sue giuste battaglie civili.
Aggiungo che Enzo Tortora ha avuto, negli ultimi anni della sua vita, una intensa frequentazione della comunità cremonese. Amico del critico d'arte Oscar De Marchi e di alcuni pittori cremonesi, ha partecipato - tra il 1984 e il 1987 - ad alcune significative manifestazioni per la Giustizia Giusta promosse dal Partito Radicale.
Auspico che la presente proposta possa essere accolta e sostenuta da tutti i gruppi consiliari.
Faccio infine presente che, dai contatti informali intrattenuti col vicesindaco Andrea Virgilio e l'assessore alla cultura Luca Burgazzi, entrambi favorevoli all'iniziativa, è emersa l'ipotesi di intitolare a Enzo Tortora un'area all'interno del Parco del Vecchio Passeggio.
Cordiali saluti,
Sergio Ravelli
consigliere generale del Partito Radicale
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Scheda Biografica
ENZO TORTORA (Genova, 30 novembre 1928 – Milano, 18 maggio 1988)
Conduttore televisivo e radiofonico, giornalista, politico italiano
Giornalista colto e brillante, profondo innovatore del linguaggio televisivo e radiofonico, strenuo difensore della libertà di antenna, Enzo Tortora è stato uno dei personaggi più popolari del Paese. E' considerato tra i padri fondatori della televisione in Italia. Tra i suoi lavori più importanti in televisione vi sono la conduzione de La Domenica Sportiva e l'ideazione e conduzione del fortunato programma Portobello.
Con l’arresto del 17 giugno 1983, gli italiani scoprono attoniti che l’uomo che ogni venerdì è ospite fisso delle loro case con il programma dei record di ascolto Portobello altro non sarebbe che un camorrista e uno spacciatore di droga. L’istantanea che lo ritrae con le manette ai polsi riesce così a deturpare la sua immagine pubblica, cancellando in un colpo solo la carriera nitida di un uomo che non ha mai barattato la propria coscienza.
Scaraventato in carcere, Tortora scoprirà che esiste un’altra Italia, molto più vera e dolente di quella che credeva di conoscere. E ben presto la lunga detenzione e un processo kafkiano trasformeranno il suo dramma personale nel simbolo della giustizia ingiusta.
Dopo la condanna in primo grado Tortora si dimette da deputato europeo rinunciando all’immunità parlamentare e viene nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari.
La sua innocenza è stata dimostrata e riconosciuta il 15 settembre 1986, quando viene infine assolto dalla Corte d'appello di Napoli, con sentenza confermata dalla Corte di cassazione nel 1987.
Eletto deputato europeo e presidente del Partito radicale, combatterà fino all’ultimo dei suoi giorni per i diritti dei detenuti e contro una magistratura irresponsabile per i propri errori.