Domenica, 28 aprile 2024 - ore 21.59

(CR) PROSA Due regine come Marinoni e Pozzi si affrontano, al Ponchielli

Al Teatro Ponchielli il 19 e 20 dicembre (ore 20.30), in Maria Stuarda, capolavoro di Friedrich Schiller del 1800

| Scritto da Redazione
(CR) PROSA  Due regine come  Marinoni e  Pozzi si affrontano, al Ponchielli

PROSA  Due regine del Teatro italiano come Laura Marinoni e Elisabetta Pozzi si affrontano, al Teatro Ponchielli il 19 e 20 dicembre (ore 20.30), in Maria Stuarda, capolavoro di Friedrich Schiller del 1800, in cui si racconta il confronto serrato e tragico tra Maria Stuart, cattolica regina di Scozia, e la protestante Elisabetta I.

In gioco c’è la corona d’Inghilterra e lo scontro sarà implacabile: politica, religione, potere, intrighi e passioni si mescolano in questo violento affresco storico, che il regista Davide Livermore ambienta in una scena astratta, dominata da una grande scalinata che sarà corte, prigione e  parco in   uno spazio in cui i due opposti si specchiano e si fondono. 

Uno spettacolo imperdibile con musiche dal vivo eseguite da Giua e i ricchissimo costumi delle regine griffati Dolce&Gabbana.

 Davide Livermore indaga sul senso e le possibilità del concetto di Giustizia nel nostro tempo affrontando Maria Stuarda, capolavoro di Friedrich Schiller del 1800.

La storia è nota: Schiller racconta il confronto serrato e tragico tra Maria Stuart, cattolica regina di Scozia, e la protestante Elisabetta I. In gioco c’è la corona d’Inghilterra e lo scontro sarà implacabile: le parole sono armi, capaci di uccidere. Politica, religione, potere: intrighi e passioni – pubbliche e private – si mescolano in questo violento affresco storico che Davide Livermore ambienta in una scena claustrofobica, dominata da una grande scalinata: un non-luogo in cui tutto è possibile e nella cui astrazione ritroviamo il senso della rappresentazione. Sarà corte, prigione, parco, lo spazio in cui i due opposti si specchiano e si fondono.

La tragedia di Schiller per il regista porta in sé anche una aspra riflessione sul rapporto tra donne e potere. La regina Elisabetta, infatti, si mascolinizza, perde progressivamente le sue caratteristiche di donna pur di vincere la sfida con la rivale.

Attraverso Elisabetta, è ancora il patriarcato a riconfermare sé stesso. Al contrario, dichiara Livermore «vorremmo lasciarci ispirare da un “principio femminile del diritto”, una legge più umana, più comprensiva e dunque più giusta. Vorrei vedere il potere esercitato da una donna, e non da una regina che è proiezione del maschile».

Maria Stuarda, però, non è solo un profondo atto d’accusa ai meccanismi contorti del potere. Per sua natura è una potente partitura scenica, che diventa una sfida per due straordinarie attrici. Nella edizione diretta da Livermore, sono due divine come Laura Marinoni e Elisabetta Pozzi, vestite con gli splendidi costumi firmati da Dolce & Gabbana a contendersi, letteralmente, i ruoli.

Sera dopo sera, infatti, sarà una sorpresa anche per le due interpreti scoprire chi vestirà i panni di chi. A decidere la sorte è un gioco teatrale, che nel prologo dello spettacolo indica chi delle due attrici sarà la regina destinata a regnare e chi quella destinata a perire.

Accanto alle due protagoniste, agiscono cinque tra attori e attrici, Gaia Aprea, Giancarlo Judica Cordiglia, Linda Gennari, Olivia Manescalchi, Sax Nicosia: «Cinque supereroi – dice il regista – che interpreteranno più di un ruolo a testa. Aiutati dai costumi di Anna Missaglia, ci permettono di affrontare il testo, nella nuova traduzione di Carlo Sciaccaluga, in modo pressoché integrale».

Una traduzione che si basa su endecasillabi liberi, proprio perché Livermore intende continuare nel suo percorso di avvicinamento tra Opera e Prosa. Non è un caso che il dramma di Schiller abbia ispirato Gaetano Donizetti che, nel 1835, complice il librettista Giuseppe Bardari, ne fece un’opera.

«Nella mia ricerca in prosa – spiega Livermore – mi interessa sempre più scandagliare quello che per me è il fondamento storico del teatro italiano, ossia il “recitar cantando”.

Il metodo è sempre lo stesso: “Armonia al servizio della poesia”. La musica sarà una delle colonne portanti della nostra storia». Così per mettere in scena il dramma storico sono stati coinvolti due musicisti diversissimi tra loro, Mario Conte, compositore e sound designer, e Giua, cantautrice e chitarrista, che sarà sul palco insieme agli attori.

Dal loro incontro è emersa una scrittura musicale profondamente epica, che ci porta da Purcell a Dowland (musicista che ha scritto per Elisabetta I) e a Davide Rizzio, amante di Maria Stuarda e compositore di song bellissime, ma il tutto rivisto con l’uso della chitarra elettrica, creando un ambiente sonoro dark e contemporaneo.

 martedì 19 dicembre ore 20.30

mercoledì 20 dicembre ore 20.30

 TEATRO NAZIONALE DI GENOVA,

Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, CTB Centro Teatrale Bresciano

 LAURA MARINONI e ELISABETTA POZZI

MARIA STUARDA

di Friedrich Schiller

regia Davide Livermore

costumi regine Dolce & Gabbana

costumi Anna Missaglia

allestimento scenico Lorenzo Russo Rainaldi

musiche Mario Conte, Giua

direzione musicale Mario Conte

disegno luci Aldo Mantovani

traduzione Carlo Sciaccaluga

regista assistente Mercedes Martini

ideazione trucco e parrucco Bruna Calvaresi

 Personaggi ed interpreti

 Laura Marinoni                                   Elisabetta Pozzi

Maria Stuarda, Elisabetta                    Elisabetta, Maria Stuarda

 in ordine alfabetico

Gaia Aprea

Anna Kennedy nutrice di Maria / George Talbot conte di Shrewsbury / un ufficiale

 Linda Gennari

Mortimer nipote di Paulet / Angelo del destino / il Paggio servitore di Elisabetta

 Giancarlo Judica Cordiglia

William Cecil barone di Burleigh / Melvil, maggiordomo di Maria

 Olivia Manescalchi

Cavaliere Paulet custode di Maria / Conte di Aubespine ambasciatore di Francia /

William Davison segretario di stato

 Sax Nicosia

Robert Dudley conte di Leicester

 Giua chitarra e voce

 biglietti:

platea/palchi € 30 -galleria € 26 – loggione € 22

(lun/ven 10-18; sab 10-13) tel 0372022001/02

biglietteria@teatroponchielli.it

 Ufficio Stampa e Comunicazione

0372 022010-011

www.teatroponchielli.it

 

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