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Crema capigruppo su indirizzi Amministrazione alienazione Finalpia

Negli indirizzi ci si concentra su due aree: anziani e persone con disabilità, e in particolare su alcuni già noti e altri prevedibili bisogni residenziali.

| Scritto da Redazione
Crema capigruppo su indirizzi Amministrazione alienazione Finalpia

Crema capigruppo su indirizzi Amministrazione alienazione Finalpia

Il 4 maggio il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, ha condiviso in conferenza Capigruppo gli indirizzi dell'Amministrazione comunale in funzione del percorso di alienazione dell’immobile della fondazione Finalpia: questi primi orientamenti sono frutto degli incontri con gli stakeholder avvenuti nei mesi di febbraio e marzo, successivamente affinati all'interno di un confronto con la maggioranza.

Negli indirizzi, riportati nel documento allegato, ci si concentra su due aree: anziani e persone con disabilità, e in particolare su alcuni già noti e altri prevedibili bisogni residenziali.

 

CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO DEL 4 MAGGIO 2021

- INDIRIZZI DELLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE IN FUNZIONE PERCORSO ALIENAZIONE DELL’IMMOBILE DELLA FONDAZIONE FINALPIA

Nel corso dei mesi di febbraio e marzo 2021 abbiamo avviato, con tutte le forze consiliari, un percorso di ascolto di alcuni fra i più significativi stakeholders territoriali su quattro aree di indagine:

ANZIANI, DISABILI, MINORI e MARGINALITÀ SOCIALI.

Lo scopo, come è noto, era e resta quello di confrontarsi sui bisogni sociali e socioassistenziali del territorio, al fine di individuare possibili unità di offerta residenziali o semiresidenziali alla cui realizzazione la Fondazione Finalpia, una volta alienato il proprio immobile, possa dare corso.

Dopo questo primo giro di audizioni, con l’Assessore Michele Gennuso e la Giunta, abbiamo condiviso alcune traiettorie prioritarie, che successivamente abbiamo affinato con un confronto con la maggioranza.

 Si tratta di linee ancora molto generiche, che necessitano di ulteriori approfondimenti, così come del corredo di una puntuale mappatura dei servizi e delle unità d’offerta attualmente presenti sul territorio nonché di uno studio rispetto alle proiezioni demografiche della popolazione cremasca nonché di queste possibili soluzioni, innovative rispetto a servizi e standard di offerta tradizionali.

 

AREA ANZIANI 

Intanto va ricordato che sul fronte ANZIANI la Fondazione Benefattori Cremaschi ha presentato un progetto alla Fondazione Cariplo per avviare una graduale riqualificazione della struttura della Misericordia al fine di realizzare un Polo per i disturbi cognitivi e le demenze - Centro Alzheimer, con ambulatori specialistici, case managing, presa in carico, corredato anche di un Centro Diurno Integrato Alzheimer; struttura che manca in città e di cui si avverte, e non da ora, grande bisogno, anche tenendo conto dei dati importanti di diffusione di queste patologie che già hanno spinto Amministrazione Comunale e FBC a condividere dal 2019 il percorso “Crema città amica dell’Alzheimer”.

L’auspicio è che il progetto possa essere cofinanziato da Fondazione Cariplo e l’esito dovrebbe essere reso noto verso il prossimo mese di luglio. Va da sé però che laddove così non fosse, occorrerebbe valutare come dare comunque il via ad una progettualità così importante e sicuramente prioritaria per rispondere ad un bisogno sicuramente emergente in città. In tal senso occorrerebbe quindi costruire un percorso per veicolare in questa direzione i proventi derivanti dalla eventuale alienazione della struttura di Finalpia.

Prescindendo da tale doverosa premessa, il confronto con gli stakeholders e i nostri servizi e l’esperienza amministrativa sul campo indicano peraltro una crescente complessità dei bisogni degli anziani parzialmente autosufficienti o con condizioni di non autosufficienza poco severe. Una situazione che, dato l’allungamento della vita e un incremento della qualità della stessa, non può che crescere in futuro, con bisogni che vertono sul fronte sociale e di relazione, più che sul quello strettamente sanitario e socio sanitario.

Emerge la necessità di un percorso che possa tradursi mediante elementi di innovazione, non replicando servizi già in essere, che abbiamo visto rispondere solo ad una parte dei bisogni, con traduzioni flessibili e integrate con i contesti di vita delle persone, capaci di garantire una presa in carico anche leggera.

In tal senso ci pare che nuovi servizi possano essere sviluppati sulla scia degli indirizzi regionali ancora in perfezionamento per strutture intermedie tra domiciliarità e residenzialità, residenze sociali, strutture sociali comunitarie, esperienze di co-housing.

Con una forte integrazione con la città, i suoi spazi, i contesti di vita.

 

AREA DISABILITÀ 

Il secondo filone che ci pare meritevole di una attenzione prioritaria è quello relativo alla disabilità.

Il numero crescente di diagnosi ci impone un pensiero sullo sviluppo dei servizi rivolti a questo comparto, che abbiamo visto caratterizzarsi per un bisogno urgente rispetto a due tipologie differenti di risposta residenziale.

Da un lato, quella per persone con disabilità grave. La città di Crema è sguarnita di servizi in grado di rispondere a questi bisogni e anche l’offerta del territorio cremasco (una RSD a Soncino e una RSD a Rivolta) non è stata in grado di dare sostegni adeguati alle richieste emerse dal territorio negli ultimi anni, con conseguente drammatico ripiego in strutture fuori distretto e fuori provincia; in particolar modo gli ultimi casi affrontati, hanno riguardato persone giovani.

Sul tema RSD sarà peraltro necessaria una stretta interlocuzione anche con la Regione Lombardia e l’ATS Valpadana, in quanto trattandosi di servizi accreditati e contrattualizzati dall’Ente Regionale, è d’uopo una verifica se esistano spazi in tal senso.

Un secondo tipo di “bisogno residenziale” registrato è invece quello per tutte quelle persone con disabilità non così gravi da richiedere la presa in carico a media ed alta valenza sanitaria e socio sanitaria e per le quali si può (e si deve) investire per l’accompagnamento alla vita indipendente. Tale strategia non è da intendersi solo come gestione delle emergenze a fronte del venir meno della famiglia di origine o dell'eccessiva complessità di gestione di persone con disabilità giovani-adulte, ma come opportunità virtuosa, tempestiva, appropriata di scelta e tutela dei diritti.

L’idea è quindi orientata verso strutture residenziali ma con attività inclusive nella comunità, modellando gli interventi in modo flessibile, unità d’offerta sperimentali capaci di garantire sollievo e nello stesso tempo attività inclusive. Qualche esempio si può trovare in territori limitrofi ad es. la fondazione Sospiro, con residenzialità leggere o appartamenti di condivisione.

 CONCLUSIONI 

Alcune delle risposte residenziali sopra indicate, proprio per il tipo di target individuato (persone con una tendenziale condizione di autosufficienza o comunque con condizioni di non autosufficienza non severe e tali da chiamare in causa risposte socioassistenziali non complesse) possono essere compatibili tanto per il target anziani quanto per il target persone con disabilità, con un fattore comune imprescindibile: l’integrazione con gli spazi della città ed i contesti di vita.

In tal senso, ad esempio, una parte degli spazi degli Stalloni potrebbe essere il luogo ideale. Naturalmente tale ipotesi dovrebbe essere valutata con Regione Lombardia, che del complesso immobiliare è la proprietaria, tuttavia tale ubicazione, nel cuore della città, ci parrebbe adattissima e ci sentiamo di proporla perché possa diventare una ipotesi su cui lavorare insieme a tutte le forze consiliari.

 

Dal punto di vista metodologico, proponiamo di procedere come segue:

-Un confronto con le forze consiliari per raccogliere considerazioni, spunti, osservazioni, rispetto agli ambiti ed alle linee di approfondimento proposte

-Il coinvolgimento anche del Presidente dell’Area Omogenea Cremasca, di ATS Valpadana, di ASST Crema e dei consiglieri regionali del territorio

-Contemporaneo input alla parte tecnica sociale al fine di definire

*Mappatura servizi e unità d’offerta presenti sul territorio cremasco

*Dati numerici e demografici a supporto delle decisioni

*Quadro normativo e regolamentare disciplinante le unità di offerta area anziani e disabili (accreditamenti, contrattualizzazioni, sperimentazioni)

*Individuazione di esempi o sperimentazioni già in essere, in Lombardia o fuori regione, rispetto a risposte residenziali caratterizzate da innovazione, flessibilità, sostenibilità.

Quanto sopra prevedendo anche il supporto di un progettista esterno che sia in grado di accompagnare, supportare e orientare le decisioni.

-Nuovo incontro con gli stakeholders delle 4 aree incontrate al fine di una restituzione rispetto agli indirizzi ed orientamenti assunti

-Nuovi approfondimenti con gli stakeholders dell’area ANZIANI e dell’area DISABILITÀ al fine di meglio affinare obiettivi e direzione

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