Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 16.24

Cremona Commemorato al Civico Cimitero il ‘Giorno del Ricordo’

In occasione del “Giorno del Ricordo”, ricorrenza istituita per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, cerimonia commemorativa questa mattina al Civico Cimitero.

| Scritto da Redazione
Cremona Commemorato al Civico Cimitero il ‘Giorno del Ricordo’

Dapprima Davide Lotufo, allievo della della 2^ B Informatica dell'Istituto di Istruzione Superiore “J. Torriani”, ha letto un brano tratto Primavera a Trieste di Pier Antonio Quarantotti Gambini, testimonianza e diario dei giorni convulsi di fine aprile 1945 nella città giuliana.

A seguire il sindaco Gianluca Galimberti, il Presidente della Provincia Davide Viola ed il Vice Prefetto Aggiunto Beaumont Bortone hanno deposto una corona di alloro al monumento ai Caduti Giuliano Dalmati di tutte le guerre, presenti le autorità militari cittadine ed i rappresentanti delle associazioni combattentistiche, mentre il trombettiere del Complesso Bandistico “Città di Cremona” ha suonato “Il Silenzio”.

Luca Pugnetti, studente della stessa classe del “Torriani”, ha quindi letto una poesia tratta da Il mio Carso di Scipio Slataper. A seguire Elio Chiavuzzo ha portato il saluto di Mario Ive e Laura Calci Chiozzi, rispettivamente Presidente e Vice Presidente della sezione di Cremona dell'Associazione Giuliano Dalmati, impossibilitati a partecipare per motivi di salute, accompagnato dai ringraziamenti a tutti i Cremonesi per l'accoglienza riservata agli esuli giunti nella nostra città.

La cerimonia al Civico Cimitero è proseguita con l'intervento del sindaco Gianluca Galimberti che, prendendo spunto dalla poesia di Scipio Slataper, ha detto, fra l'altro, che amare la propria patria significa essere in relazione con altre patrie, è questo l'unico modo perché altri dividono le frontiere. Indicando poi la bandiera dell'Europa, il Sindaco ha sottolineato che proprio l'Europa è il nostro orizzonte: solo un'Europa coesa può evitare che si ripetano tragedie come quella che si commemora il 10 febbraio di ogni anno.

Infine Ivan Fumagalli, compagno di classe degli altri due studenti, ha letto una poesia da Il Canzoniere di Umberto Saba.

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