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Cremona .Corrado Boni confermato nel CdA Sviluppo Artigiano

Sviluppo Artigiano: ha i numeri per resistere alla crisi.lo scenario sul futuro dei Confidi

| Scritto da Redazione
Cremona .Corrado Boni confermato nel CdA Sviluppo Artigiano

Cremona 11 giugno 2014 – Anche «Sviluppo Artigiano», Confidi interregionale del quale è socio la Cna di Cremona, ha risentito nel suo bilancio 2013, della perdurante contrazione dell’erogazione del credito alle imprese da parte del sistema bancario. Una contrazione che si è realizzata, come sostiene la nota del Consiglio di amministrazione, «mediante l’adozione da parte delle banche di una politica ancora più restrittiva di concessione, politica accompagnata dal generale aumento dei tassi applicati dalle banche sia per le operazioni a breve termine sia per le operazioni a medio/lungo termine».

«Le crescenti difficoltà nei rapporti tra le banche e i clienti – sostiene il CdA di Sviluppo Artigiano - hanno coinvolto anche i rapporti tra le medesime banche e il Confidi, attraverso richieste sempre più pressanti da parte delle prime per l’ottenimento di garanzie a prima richiesta (dato che tali garanzie permettono alle banche stesse un minor assorbimento di capitale a motivo dei necessari minori accantonamenti a fronte degli impieghi)», Questa situazione ha causato un aumento di garanzie dirette che sono passate da 4.520.000 euro del 2012 agli 11.012.718 euro del 2013 con un incremento del 143,64%. Incredibile, ma vero. Ma «Sviluppo Artigiano» non si è lasciato prendere dallo sconforto. E’ andato avanti ad aiutare le aziende socie (nel 2013 erano 39.132, di cui 1.451 le nuove iscrizioni). Ed ecco i dati dell’operatività: il totale delle garanzie rilasciate sono state di 179.412.058 euro con una flessione del 2,97% rispetto al 2012 e relative a 7.031 finanziamenti per un controvalore di 341.662.669 euro; il numero dei finanziamenti ha avuto una flessione dell’1% sul 2012, mentre per quanto riguarda l’importo,la flessione è stata del 2,12%.

«Indispensabili per il nostro Confidi – spiega Corrado Boni vice presidente vicario della Cna della provincia di  Cremona che è stato riconfermato del Cda di Sviluppo Artigiano durante l’assemblea di Marghera – sono le controgaranzie ricevute dal maggio scorso dal Fondo di garanzia di Mediocredito centrale e da settembre da Veneto Ruiassicurazioni, società di Veneto Sviluppo della Regione. Controgaranzie che vengono concesse solo ai Confidi vigilati come lo è il nostro». Le sofferenze sono in continuo aumento da tre anni: c’è da preoccuparsi? «Certo – continua Boni - anche se nel 2014 sembrano essere diminuite. Il settore più colpito è quello dell’edilizia, ma anche altri comparti non scherzano. Non ha problemi chi lavora con l’estero o i nostri artigiani che producono per conto di imprese che sono internazionalizzate». Boni, altri segnali positivi? «Le banche non hanno ridotto la somma richiesta del fido, in pratica se nel 2013 chiedevi 10, ti davano 7, oggi invece ti danno di più».

Sviluppo Artigiano è diffuso in Lombardia (con sedi a Brescia, Como, Cremona, Lecco, Mantova e Pavia) e in Veneto (sedi a Belluno, Rovigo, Venezia, Verona e Vicenza, due sedi a Padova), ma non si ferma qui. «Colloqui sono in corso - conclude Boni - con la Cna regionale del Friuli Venezia Giulia al fine di valutare eventuali opportunità di aggregazione. Mentre per quanto riguarda le rimanenti province della Lombardia, i colloqui si sono interrotti perché la regione Lombardia vorrebbe riuscire a riunificate tutti i confidi lombardi in un unico grande Confidi. Sarà fondamentale capire come Regione Lombardia vuole strutturare questo unico Confidi, il rischio vero è che mettendo insieme realtà diverse ci siano settori d’impresa penalizzati. Vorremmo che le piccole e medie imprese non corrano questo rischio».

 

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