Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 08.01

Cremona Dimissioni di A.Manfredini La sceneggiata di Federico Fasani che alla fine ritira la mozione

Dure reazioni del sindaco Galimberti e della maggioranza di Centrosinistra

| Scritto da Redazione
Cremona Dimissioni di A.Manfredini La sceneggiata di Federico Fasani che alla fine ritira la mozione

Sulla mozione presentata in data 4 aprile 2015 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Federico Fasani) con cui si chiede di revocare all'Assessore Alessia Manfredini le delege affidatele in materia di Ambiente e Smaltimento Rifiuti e a rimuovere l'Assessore Alessia Manfredini dai tavoli interistituzionali riferibili alle sopracitate deleghe assessorili inerenti a questioni ambientali il Consiglio comunale è stato impegnato per ben tre ore. Alla fine Federico Fasani con una mossa a sopresa ritira la mozione impedendo di votarla.

Dure reazioni del sindaco  Galimberti e  della maggioranza di Centrosinistra

Dichiarazione del Sindaco Galimberti: “Oggi alcune forze politiche hanno deciso su cosa preferiscono investire il loro tempo. Sul nulla, non sulle cose concrete. Noi su quest’ultime ci siamo, disponibili sempre a confrontarci nei luoghi deputati, Consiglio comunale e commissioni"

La nota del gruppo del PD. Al termine di una lunga discussione che si è oggi sviluppata in Consiglio Comunale, la mozione riguardante la revoca delle deleghe all'assessore Alessia Manfredini è stata ritirata dagli stessi firmatari. Pertanto il gruppo consigliare del Pd non si é  potuto esprimere sul suo contenuto, insieme a tutti gli altri consiglieri. Avremmo preferito votare in Consiglio Comunale, ma ciò non c'è stato consentito. Riteniamo comunque di esprimere ora la nostra opinione pubblicamente e alla luce del sole. Il nostro atteggiamento è infatti quello di persone responsabili che, a seguito di un mandato loro conferito dai cittadini lavorano con impegno e con il desiderio di poter esprimere liberamente le proprie opinioni nel massimo rispetto di tutti i consiglieri. Esprimiamo pertanto il nostro dissenso e la nostra contrarietà allo spirito ed ai contenuti della mozione in oggetto. Abbiamo sempre rispettato la corretta interpretazione della norma che è stata fornita e lo faremo anche nel caso tale interpretazione venisse modificata.

F.to Gruppo consigliare del Pd

In allegato l’intervento di Rodolfo Bona capogruppo del Pd in Consiglio Comunale

Giancarlo Schifano (Pd) puntualizza che “qui si parla solo per antipatie personali, in politica contano i numeri, i cittadini ci hanno dato il consenso per governare la città e noi lo faremo in modo determinato. Noi siamo convinti e soddisfatti del lavoro che stanno facendo l’assessore Manfredini e il sindaco, la minoranza se ne faccia una ragione”.

Paolo Carletti (Psi): “La ratio della norma è quella di tutelare la privacy del soggetto di cui si sta parlando. Giuridicamente non tiene la obbligatorietà della segretezza. Semmai c’è una opportunità politica. Per quanto riguarda il merito della mozione, credo che sia fuori luogo andare avanti  a parlarne. L’assessore ha già replicato alle accuse”.

Il resoconto sintetico diramato dall’ufficio stampa del Comune di Cremona. Mozione presentata in data 4 aprile 2015 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Federico Fasani) con cui si chiede di revocare all'Assessore Alessia Manfredini le delege affidatele in materia di Ambiente e Smaltimento Rifiuti e a rimuovere l'Assessore Alessia Manfredini dai tavoli interistituzionali riferibili alle sopracitate deleghe assessorili inerenti a questioni ambientali.

Premesso che: il Comune di Cremona in accordo con altri soggetti istituzionali, sin dal precedente mandato amministrativo, ha avviato un'azione di studio ed approfondimento inerente il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti teso a valutare la migliore opportunità di sviluppo del servizio stesso; tale azione di governo è delicata e fondamentale per il futuro della città; dal momento della presa in carico da parte dell'assessore Manfredini delle deleghe inerenti a tale processo, si sono verificati fatti che evidenziano l'inadeguatezza di quest'ultima a rivestire tale ruolo istituzionale; in particolare si ritiene assolutamente inadeguato e dannoso per la città l'approccio tenuto nella gestione dei rapporti con le società partecipate e relative società operative; si ritiene, inoltre, istituzionalmente inaccettabile l'azione condotta per dissuadere il dott. Zamboni dal partecipare alla Commissione di Vigilanza del 11 marzo 2015; tale azione ha portato alle dimissioni del dott. Zamboni stesso. Tutto ciò premesso il Consiglio impegna il Sindaco: a revocare all'assessore Alessia Manfredini le deleghe affidatele in materia di Ambiente e Smaltimento Rifiuti. Nello specifico si fa riferimento alle deleghe, afferenti al gruppo di incarichi denominati (come appare descritto sul sito istituzionale) “Bilancio Ambientale: Consumo di suolo, Politiche dei beni comuni, Rifiuti zero, Mobilità (intra ed extra), Aree inquinate” e quindi ad affidare ad altro Assessore ai sensi dell'art.15 comma 3, dello statuto del Comune di Cremona tali compiti; a rimuovere l'assessore Alessia Manfredini dai tavoli interistituzionali riferibili alle sopra citate deleghe assessorili inerenti a questioni ambientali.

Dopo avere letto il testo della mozione, il consigliere Federico Fasani ha presentato l'emendamento di seguito riportato (che va a modificare la parte finale del testo, evidenziata in giallo) ritenendolo necessario perché il Consiglio potesse esprimersi con voto segreto: Tutto ciò premesso il Consiglio comunale esprime un apprezzamento fortemente negativo sulla persona dell'assessore Alessia Manfredini, la quale ha dimostrato, in relazione a quanto evidenziato in premessa, di non avere qualità e attitudini ad esercitare il ruolo istituzionale che attualmente riveste. Pertanto impegna il Sindaco a prendere atto del parere espresso dal Consiglio Comunale sulla persona dell'assessore Alessia Manfredini, per le opportune valutazioni e conseguenti provvedimenti.

La presidente del Consiglio comunale Simona Pasquali, alla luce dell'emendamento presentato, ha ritenuto opportuno sospendere i lavori per dare modo al segretario generale del Comune Pasquale Criscuolo ed ai suoi collaboratori di formulare un parere in merito all'applicazione o meno, in questo caso, del voto segreto. Alla ripresa dei lavori, il segretario generale ha spiegato, nel dettaglio, le motivazioni di carattere legale sull'insussistenza delle condizioni per un voto segreto, rimandando naturalmente la decisione al Consiglio.

Sulla necessità di procedere o meno ad una votazione segreta si è aperto il dibattito che ha visto intervenire i consiglieri Federico Fasani (Nuovo Centro Destra), Rodolfo Bona (Partito Democratico), Giancarlo Schifano (Partito Democratico), Renato Fiamma (Gruppo Misto), Luigi Amore (Obiettivo Cremona con Perri), Maria Lucia Lanfredi (Movimento 5 Stelle), Lia a Beccara (Partito Democratico), Andrea Sozzi (Obiettivo Cremona con Perri), Santo Canale (Partito Democratico), Paolo Carletti (Partito Democratico), Stefania Telli (Fare Nuova la Città), Marcello Ventura (Gruppo Misto), Luigi Lipara (Partito Democratico), Giorgio Everet (Forza Italia), Alessio Zanardi (Gruppo Misto), Ferruccio Giovetti (Forza Italia), di nuovo Andrea Sozzi (Obiettivo Cremona con Perri). Al termine del dibattito, nel quale è intervenuto più volte per chiarimenti di carattere giuridico il segretario generale Criscuolo, il consigliere Federico Fasani ha ritirato la mozione, riservandosi di chiedere un approfondimento  sull’ammissibilità del voto segreto chiederà un parere alla Prefettura, parere al quale si atterrà.  La Presidenza del Consiglio comunale ha preso atto e la mozione è stata rinviata. Al riguardo il sindaco ha dichiarato: “Oggi alcune forze politiche hanno deciso su cosa preferiscono investire il loro tempo. Sul nulla, non sulle cose concrete. Noi su quest’ultime ci siamo, disponibili sempre a confrontarci nei luoghi deputati, Consiglio comunale e commissioni".

 

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