Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 16.03

Cremona Filodrammatici Benefico Il Giorno del ricordo: 10 Febbraio

Si vogliono onorare tutte le vittime dei massacri delle foibe, gli eccidi compiuti a danno della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia nel periodo della seconda guerra mondiale e appena dopo ad opera dei partigiani jugoslavi dell’OZNA.

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Cremona Filodrammatici Benefico Il Giorno del ricordo: 10 Febbraio

Cremona Filodrammatici Benefico Il Giorno del ricordo: 10 Febbraio

Lo scopo del Giorno del ricordo, così come stabilito dalla legge n.92 del 2004, è quello di conservare e rinnovare “la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani dalle loro terre durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra (1943-1945), e della più complessa vicenda del confine orientale”.

Si vogliono onorare tutte le vittime dei massacri delle foibe, gli eccidi compiuti a danno della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia nel periodo della seconda guerra mondiale e appena dopo ad opera dei partigiani jugoslavi dell’OZNA.

Il nome foibe, così come li chiamano in Venezia Giulia, fa riferimento agli inghiottitoi carsici nei quali furono gettati molti dei corpi delle vittime.

Le stragi delle foibe cominciarono in data 8 settembre 1943, con l’annuncio dell’entrata in vigore dell’armistizio di Cassabile e terminarono il 10 febbraio 1947, il giorno in cui furono firmati i trattati di pace di Parigi.

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Con Lacrime di Mare attraverso il racconto di una madre ed una figlia vogliamo sottolineare l'aspetto intimo e privato di famiglie italiane che vennero private delle proprie case, gli affetti, gli amici, e che sperarono di trovare in Italia, loro italiani, la propria patria ma l'incubo li portò nei campi profughi, nei quartieri di esuli a loro destinati all'interno di caserme o conventi dismessi.

L'incubo della dittatura fascista prima e l'incubo della dittatura di Tito che tolse loro l'identità di ciò che erano.

Le note di Bach, Beethoven e Chopin sottolineano i momenti di riflessione generando emozioni; quelle emozioni che sono universali e che non si fermano davanti alle "diversità" siano esse di religione, razza, lingua, etnia.

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Il Canovaccio

E' una compagnia teatrale nata nel 2007. Ha sperimentato spettacoli comici, “Lo sai che non ti sento quando scorre l’acqua” , “La mata lönga” spettacolo dialettale ed altri più impegnati come “Quartet”, “Trappola per un uomo solo” , ma anche il lungo monologo “Una Vita” di Cesare Ferri - Prima Nazionale Collabora da qualche anno con scrittori del territorio, così nasce nel 2018 “Mezzapastiglia” di Michele Cremonini Bianchi e nel 2019 “Loving Hemingway-L'istinto del Leopardo” di Gianpaolo Saccomano.

La svolta sul sociale avviene nel 2018 con la collaborazione con Laura Perlasca che mette in scena spettacoli che si avvalgono sempre di musica dal vivo: "A passi leggeri", "Nina" , "Io non so ballare il tango","Ricordo il tuo amore" ,"Vento traverso", "Lacrime di mare"

IL Canovaccio collabora anche con Roberto Cascio, bolognese, studioso del cinquecento musicale e teatrale e nasce così “IL NEGROMANTE” di Ludovico Ari

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