Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 07.02

Cremona Gli immigrati alla Caserma Manfredini. La proposta di G.P.Garoli

Prima di dare la disponibilità all’accoglienza bisognava riflettere.

| Scritto da Redazione
Cremona Gli immigrati alla Caserma Manfredini. La proposta di G.P.Garoli

Egregio direttore, vorrei esprimere alcune riflessioni ‘Su ll’immigrazione: più voce ai Comuni’. Nell’articolo si parla anche di vecchie scuole. Allora mi chiedo come si fa ad ospitare in strutture dismesse le persone? Si tratta di aule con infissi fatiscenti, caldaia dismessa da tempo, bagni sì ma le docce e i rispettivi scarichi?

Comprendo che sono persone che ‘fuggono dalla guerra e dalla pover t à’ ma in quali condizioni verrebbero

messe? Se una scuola è stata dismessa ribadisco: qualcosa vorrà dire. Per offrire un minimo di comfort i Comuni come il mio dovranno accollarsi spese di ristrutturazione e con i bilanci alquanto risicati mi chiedo come sia possibile. Non dimentichiamo poi tutte le norme legate alla sicurezza e i giusti controlli da parte dell’Asl. Si parla di progetto di inserimento con mediatore linguistico, di un supporto da parte di una cooperativa e obiettivo finale: inserimento nel mondo del lavoro.

Ma il lavoro dov’è? Noi siamo un Paese agricolo è vero ma nelle aziende la ‘manovalanza’ è già monopolio dell’etnia indiana che risulta essere eccedentaria.

Le povertà locali sono in aumento e pesano gravemente sul bilancio delle politiche sociali.

Non si tratta quindi di mancanza di sensibilità ma di ‘principio di realtà’. Se nel Comune di Cremona esiste l’emergenza e la Caritas è al collasso mi chiedo come mai non viene ‘toccata’ la caserma Manfredini?

Un sindaco che vive il quotidiano non respinge a priori tali inserimenti perché prevenuto ma deve essere obiettivo, non creando illusioni o false aspettative. Quindi mi chiedo: chi mi ha preceduto dove viveva? Conosceva la realtà locale e le relative problematiche? Prima di dare la disponibilità all’accoglienza  bisognava riflettere, creare le condizioni per una corretta progettualità poiché il buon cuore non basta.

Gian Pietro Garoli 

(Sindaco di Casalbuttano ed Uniti)

 

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