La risposta alla nostra interrogazione del 15 ottobre, relativa alle ragioni che hanno portato la Giunta a stipulare una convenzione con CSFO col fine di assumere due agenti di polizia locale a tempo determinato, fruendo di una sua propria graduatoria interna, presenta alcune lacune. Abbiamo perciò presentato un’ ulteriore richiesta di spiegazioni . I punti salienti riguardano chiarimenti su come si è provveduto ad individuare associazioni o comuni alternativi a C.S.F.O, anche al di fuori di Lombardia e Veneto, che potessero avere ancora in graduatoria soggetti già selezionati con precedente concorso ; vorremmo infatti capire, se vi è stata una trasparente assegnazione di convenzione a CSFO. Nella risposta a firma degli assessori Manzi e Barbara Manfredini , peraltro, si sostiene che nella convenzione non si chiede che la fruizione di una precedente graduatoria interna dell’ associazione . Poiché gli aspiranti ad essere inseriti nella graduatoria di CSFO, devono frequentarne il corso proposto dalla’ associazione a proprie spese, siamo dunque a chiedere , come sono state valutati i criteri di selezione del personale di C.S.F.O e quali essi siano. Nel punto 4) della risposta l’ amministrazione dichiara infatti, che C.S.F.O. seleziona solo i propri corsisti paganti e non altri. Non vi è perciò conflitto d’ interesse nella stesura della loro graduatoria? E nel punto 5) gli assessori sopraddetti, sottolineano specificatamente che per accedere a questa graduatoria non sarebbe necessario sostenere un corso, che invece sarebbe obbligatorio per gli assunti a tempo indeterminato. Il requisito del corso perciò è solo d’ interesse per C.S.F.O., che riceve compenso dai partecipanti, per poi essere inseriti in una loro graduatoria interna. Non è forse questo un compenso per trovare lavoro? E’ questo il criterio di selezione di C.S.F.O ritenuto valido dall’ amministrazione? Riguardo al punto 6) che riguarda le patenti di guida richieste, vi è una discrepanza tra le modalità di selezione secondo norme regionali lombarde, che richiedono sia quella di tipo A che di tipo B, e quelle forse di altre regioni. Si fa riferimento alle patenti richieste per coloro che sono inseriti in graduatoria e che hanno fatto il corso di C.S.F.O, secondo le norme della Regione Veneto, quindi solo con patente di tipo B . Si dà per certo che gli agenti assunti a Cremona, a tempo determinato, non avrebbero necessità del tipo di patente A come prevede la regione Lombardia , mentre invece nella realtà, potrebbero essere chiamati , estrema ratio, per servizi urgenti che comportano l’ uso di altra patente oltre alla sola di tipo B . Si ritiene perciò indovina l’ amministrazione rispetto ai possibili compiti degli agenti? si ritiene inoltre esente dal rispetto della normativa regionale lombarda ? La parte della risposta degli assessori che riteniamo veramente più inquietante e riferita alle ultime righe. In esse è scritto che all’ amministrazione non interessa indagare sull’ onestà e la trasparenza di coloro che gli forniscono servizi, pertanto siamo a chiedere se essa ritiene che possano con lo stesso principio, essere stipulate convenzioni o gare d’ appalto anche con società o associazioni , che avendo sede in paradisi fiscali, potrebbero nascondere l’ impiego di risorse di non sempre chiara provenienza, ovvero se essa ritenga sia obbligo o meno anche per questa amministrazione, come dovrebbe essere per tutte, di richiedere ad esempio una certificazione antimafia o dove abbia sede la società o l’ associazione, con cui si intrattengono rapporti economici ; viceversa, questi accertamenti sono ritenute operazioni superflue, per la sola assunzione a tempo determinato di due agenti di polizia locale? Ricordiamo che tali agenti , sono anche quelli che poi elevano contravvenzioni ai cittadini cremonesi, i quali dovrebbero sentirsi rassicurati e certi, che questi sono stati selezionati in modo corretto , secondo le norme regionali, nonché con criteri di trasparenza.
Prof.ssa Maria Lucia Lanfredi ( Consigliere M5S )