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Cremona Solidale: una realtà solida che guarda al futuro. Intervista al D.G. Dr. Emilio Tanzi

Il Direttore Generale Dr. Emilio Tanzi dell’ASC “Cremona Solidale” è molto soddisfatto del bilancio consuntivo 2016. Infatti è il primo di un’intera sua gestione annua (essendo arrivato nell’autunno del 2015) e il risultato economico registra un utile di circa 340mila euro, in aumento di circa il 28% rispetto all’anno precedente.

| Scritto da Redazione
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Di seguito il testo dell’intervista

D. Come sono stati possibili questi risultati così positivi?

R. Questi migliori risultati sono stati possibili grazie a un incremento del +0,4% dei ricavi (in controtendenza rispetto al trend registrato nel biennio 2014-2015) e una riduzione dei costi di produzione del -0,3%, a cui si deve sommare una situazione patrimoniale-finanziaria positiva ed in costante miglioramento (riduzione dei debiti, incremento del patrimonio netto e un’ottima liquidità aziendale).

D. Ma è corretto che un’Azienda di Servizi abbia un utile?

R. Dobbiamo superare l’idea che gli enti pubblici non debbano fare utili (lo si insegna in tutti i corsi di management pubblico). L’utile non rappresenta l’obiettivo, ma la pre-condizione per garantire il conseguimento dei nostri fini sociali. Che dovranno tradursi in qualità, investimenti, nuovi servizi, un maggior numero di cittadini soddi-sfatti. Infatti, nel nostro caso, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di destinare il 5% dell’utile 2016 a Fondo riserva (consolidando quindi il patrimonio netto azien-dale), ma il restante 95% per la realizzazione di varie progettualità, tra cui:

- l’esecuzione del primo lotto del giardino sensoriale per gli ospiti dei nuclei Alzhei-mer della Palazzina Somenzi;

- l’installazione di sollevatori a soffitto, al fine di rendere più leggere e sicure le pro-cedure di movimentazione degli ospiti;

- l’investimento in information-tecnology e potenziamento della rete informatica, per velocizzare il lavoro nei reparti e semplificare le procedure;

- la ristrutturazione e l’adeguamento di alcune palazzine RSA, con l’obiettivo di mi-gliorare la qualità di vita degli ospiti.

D. Gli immobili che utilizza ACS sono di proprietà della Fondazione Città di Cremona. Come sono i rapporti?

R. I rapporti con la Fondazione sono più che positivi e si stanno concretizzando nella realizzazione congiunta di nuovi interventi: è stato siglato un accordo di programma a tre (Comune di Cremona, Azienda Speciale e Fondazione) che prevede lo sposta-mento del centro disabili di Via Cattaro nel complesso ‘Barbieri’ di via XI febbraio e l’avvio della ristrutturazione dell’ex Palazzo Soldi, con un miglioramento degli spazi per i servizi già presenti e l’attivazione di nuove unità d’offerta.

D. A che punto sono questi progetti?

R. Per quanto riguarda il trasferimento del centro disabili la Fondazione ha avviato le procedure che porteranno all’appalto dei lavori, assieme alla realizzazione di alloggi per anziani come da vincolo della eredità Raspagliesi; in questo contesto caratteriz-zato dalla co-presenza di servizi, Cremona Solidale è chiamata a sperimentare una gestione innovativa fatta di percorsi di micro-welfare e sviluppo di comunità. Per quanto riguarda il palazzo storico di via Brescia è allo studio, sempre da parte della Fondazione, il progetto preliminare per la realizzazione del quale Cremona Solidale impegnerà i soldi derivanti dall’eredità Somenzi.

D. E’ nata una polemica sulla liquidità di ACS ed una proposta di diminuzio-ne delle rette. Che ne pensa?

R. La liquidità totale al 31 dicembre era di circa 3,8milioni di euro. Una parte (circa 1 milione) deriva dalla donazione Somenzi, che essendo vincolato non può essere in alcun modo utilizzata per i fini diversi da quelli indicati dal donatore (ristrutturazione ex Palazzo Soldi). La restante parte è strettamente connessa ai flussi di cassa carat-terizzanti i nostri servizi: incassiamo mensilmente le rette dei degenti e l’ATS-Regione versano regolarmente i contributi per le prestazioni erogate. Quindi è nor-male avere una certa liquidità. Ma questo non è un male, in quanto ci permette di pagare regolarmente gli stipendi ai nostri dipendenti e siamo una Pubblica Ammini-strazione che salda i propri debiti con i fornitori mediamente entro 60 giorni. Inoltre, il tasso di interesse che ci viene riconosciuto sul nostro deposito bancario è superio-re a quanto potremmo ottenere investendo le stesse somme in titoli di Stato a breve termine. L’idea poi di utilizzare la liquidità di cassa per abbassare le rette è contabil-mente impraticabile e un nonsense in quanto sottende una “confusione” tra dimen-sione finanziaria ed economica della gestione. Peraltro, le rette delle nostre RSA so-no perfettamente in linea con la media del territorio e ricordo che il Comune di Cre-mona interviene ogni qualvolta vi siano delle situazioni di difficoltà economica, tanto che nel corso dell’anno ben il 12% degli utenti in RSA ha usufruito della comparteci-pazione comunale.

D. Come è il rapporto con i vostri utenti ed i loro familiari?

R. Come forse saprà, abbiamo un Comitato Parenti – eletto dagli stessi uten-ti/familiari – che svolge in modo autonomo un’importante funzione di garanzia e “di stimolo” per migliorare il nostro modo di lavorare. In aggiunta a questo, l’Azienda si è dotata di strumenti per facilitare la comunicazione tra noi e i nostri clienti:

- la consegna al momento dell’ingresso della Carta dei Servizi, in cui si illustrano in modo chiaro i contenuti delle prestazioni;

- l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), a cui ci si può rivolgere per segnalare even-tuali disservizi e/o problemi;

- la somministrazione di un questionario per misurare la c.d. customer satisfaction (ossia la soddisfazione per quanto ricevuto nell’anno).

Senza contare che i nostri medici, i nostri responsabili di servizio, il Direttore Sanita-rio ed il sottoscritto siamo sempre disponibili per un confronto ogni qualvolta ci viene richiesto.

D. Ed i rapporti con il personale?

R. E’ normale - in strutture come la nostra, con queste dimensioni e con la presenza di molteplici professionalità – che vi siano momenti di confronto, a volte animato ed acceso. Su questo fronte è stato un anno impegnativo, che valuto complessivamen-te in modo positivo. Abbiamo avviato dei tavoli congiunti di lavoro e si sono realizza-te cose interessanti, tra cui:

- abbiamo elaborato un sistema di valutazione in grado di riconoscere i meriti indivi-duali e sostenere i “saperi professionali”;

- stiamo monitorando, in modo rigoroso e metodologico, alcune delle principali me-triche per tenere sotto controllo lo “stato di salute” della nostra organizzazione;

- abbiamo investito sulla formazione, partendo da un’attenta analisi dei fabbisogni espressi dagli stessi lavoratori e proponendo corsi con contenuti innovativi;

- stiamo sperimentando interventi di welfare aziendale, aderendo al progetto “Fare Legami” e alla “Rete WHP Lombardia - Promozione della salute sui luoghi di lavoro”. 

Ritengo che sul fronte organizzativo la vera sfida di Cremona Solidale sia favorire il passaggio da una gestione burocratico-amministrativa ad una gestione manageriale delle risorse umane.

D. Il suo arrivo in ACS è stato segnato da forti polemiche politiche e pubbli-che. Dopo questo risultato positivo ha ricevuto apprezzamenti?

R. No … nessuno si è fatto vivo. E sinceramente me lo aspettavo. Peraltro, io sono tenuto a rispondere con il mio operato e con i risultati conseguiti al Consiglio di Am-ministrazione, agli utenti e ai lavoratori. Sono questi i “portatori di interesse” (i c.d. stakeholder) a cui devo render conto. I rapporti con i miei consiglieri (sia di maggio-ranza, che di minoranza) sono buoni e schietti; e ritengo che – con i tempi che una buona gestione richiede – si stiano facendo cose importanti. I risultati sociali rag-giunti nel corso del 2016 saranno oggetto di rendicontazione nel prossimo Bilancio Sociale, la cui stesura è in fase di realizzazione e che sarà pubblicato entro la fine dell’estate.

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Welfare Cremona ringrazia il Direttore Generale  Dr. Emilio Tanzi per la disponibilità a questa riflessione.

Cremona 28 giugno 2017 

 

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