Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 13.05

Cremona Tari:’Aumenti alle famiglie numerose? Non sono certo determinati dalla nostra correzione

L'ex consigliere comunale Roberto Vitali ha fatto un po’ di confusione.

| Scritto da Redazione
Cremona Tari:’Aumenti alle famiglie numerose? Non sono certo determinati dalla nostra correzione

Nota dell’Assessore alle Risorse, all’Innovazione e alla Digitalizzazione Maurizio Manzi in merito alle recenti dichiarazioni dell’ex consigliere Roberto Vitali sulla Tari e alle notizie apparse sui rincari alle famiglie numerose.

"Aumenti alle famiglie numerose? Non sono certo determinati dalla nostra correzione"

L'ex consigliere comunale Roberto Vitali ha fatto un po’ di confusione. I 100 mila euro del fondo di sostegno non sono finanziati dagli aumenti Tari 2014 alle famiglie numerose, aumenti che scaturiscono dall'applicazione delle percentuali scelte dalla Giunta Perri e approvate dal Consiglio comunale precedente, alla presenza proprio dell'ex consigliere Vitali, ma derivano dai risparmi ottenuti con la riorganizzazione della macchina comunale definita nel mese di luglio 2014. E’ il passaggio dal 53% della Tarsu 2013 al 64% della Tari 2014 che ha determinato l’aumento a carico delle utenze domestiche, in particolare delle famiglie numerose, non l’indispensabile correzione dell’errore.

Le modifiche al tributo rifiuti Tari introdotte sono state indispensabili per correggere un grave errore commesso nel mese di aprile 2014 dalla precedente Amministrazione Perri, errore che aveva determinato una inversione delle percentuali di copertura dei costi del servizio tra utenze domestiche e utenze non domestiche, costi che per legge, devono essere totalmente corrisposti dai cittadini.

Per la precisione, la percentuale di copertura dei costi spettante agli utenti domestici doveva essere pari al 64% e quello spettante agli utenti non domestici (attività commerciali e produttive) pari al 36%. Invece, a causa dell’errore, le due percentuali sono stati invertite determinando una ripartizione dei costi del servizio non coerenti. L’effetto dell’inversione ha determinato l’attribuzione di costi e la conseguente emissione degli avvisi di pagamento con importi errati: gli utenti domestici hanno ricevuto avvisi di pagamento con importi inferiori a quelli spettanti mentre i non domestici hanno ricevuto avvisi di pagamento con importi superiori a quanto spettante.

Questo intervento dell’Amministrazione ha quindi lo scopo esclusivo di sanare la situazione di errore che si è determinata ponendo in capo alle due categorie di utenti, domestici e non domestici, quanto correttamente dovuto in relazione alle scelte che furono operate dalla precedente Amministrazione Perri (utenti domestici 64% e utenti non domestici 36%).

L'Amministrazione è disponibile ad ulteriori chiarimenti e ad un confronto costruttivo, anche con l’ex consigliere Vitali. Segnala, inoltre, che è stato stato immediatamente aperto un percorso con i rappresentati dei sindacati, ai quali la Giunta ha manifestato la massima attenzione nei confronti dei contribuenti che avranno i maggiori aumenti, anche nella definizione dei criteri di accesso al fondo di sostegno.

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