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Cremona, Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti: Giornata Nazionale del Cane Guida

Sabato 15 ottobre, alle 15:30, iniziativa in Comune

| Scritto da Redazione
Cremona, Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti: Giornata Nazionale del Cane Guida

In occasione della Giornata del Cane Guida, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in collaborazione con il Comune di Cremona, Assessorato alla Trasparenza e Vivibilità Sociale, organizza sabato 15 ottobre alle ore 15:00, una conferenza stampa in Sala Giunta di Palazzo Comunale per sensibilizzare e informare sull’importanza del Cane Guida.

Liberi di andare insieme, questo è lo slogan che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha scelto di stampare sulle magliette che verranno indossate il 16 ottobre per celebrare la Giornata Nazionale del Cane Guida, istituita per la prima volta nel 2006, allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni pubbliche sull’importanza vitale che il cane guida riveste per tutte le persone prive di vista che si affidano a questi meravigliosi animali per muoversi in autonomia e in sicurezza.

In quella giornata, infatti, nelle principali città d’Italia, verranno organizzati cortei ed eventi, con l’intento di ricordare ancora una volta che il cieco e il cane che lo accompagna non vanno mai separati (L37/1974; L376/1988; L60/2006, L 67/2006), perché vietare l’ingresso in qualunque luogo pubblico a un non vedente con il proprio cane guida è vietargli la libertà e l’autonomia. In particolare a Cremona, domenica 16 ottobre, si terrà una passerella in campo allo Stadio Zini con i giocatori della Cremonese.

Troppo spesso si assiste ancora, nonostante le leggi, a gravi episodi di discriminazione e rifiuto da parte di titolari di esercizi commerciali, alberghi o taxi nei confronti di questi fedeli accompagnatori, che per la persona che non vede non svolgono solo un importante servizio senza chiedere nulla in cambio se non carezze e qualche croccantino ogni tanto, ma spesso assumono anche il ruolo fondamentale di ridarle la fiducia in se stessa, farle riconquistare la propria autostima e fornire un valido contributo alla piena realizzazione della sua vita sociale. Poter andare a scuola, al lavoro, a fare la spesa, al bar, a teatro, a far visita a un amico in piena autonomia e in totale sicurezza è una conquista non da poco nella vita di chi non può più affidarsi ai propri occhi.

Per questo qualcuno definisce questi cani “angeli a quattro zampe”, ma a loro non importa di essere ammirati o lodati per il servizio che svolgono, quello che loro chiedono e vogliono più di ogni altra cosa è di non essere mai separati dal loro padrone, termine così inadatto per definire la persona che si fa guidare da loro. Tra il cane e la persona cieca, infatti, nasce quasi subito una simbiosi tale che diventano l’uno parte integrante dell’altro, e non è poi così retorico affermare che i cani guida sono gli occhi di chi non vede.

Non si impedisce a un paraplegico di portare con sé la propria carrozzina, e su questo dovrebbe riflettere chiunque decide di vietare l’accesso nel proprio locale a un disabile visivo accompagnato dal proprio cane guida. Si ricorda inoltre che chi lo fa è passibile di sanzione a partire da 500 fino a 2500 euro.

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