Se non è crisi poco ci manca. Sinceramente è difficile capire cosa sia successo alla Cremonese dopo la sosta. La squadra allenata da Tesser è tornata in campo al termine delle vacanze invernali con le gambe pesanti, la testa con poche idee e troppo preoccupata. Sono arrivati così il deludente pareggio casalingo con la Pro Piacenza, l'incredibile (perchè colpevole) sconfitta a Gorgonzola con il Giana e il 3-3 raggiunto in extremis oggi pomeriggio contro una Carrarese che veniva da cinque sconfitte consecutive. L'Alessandria è scappata quasi del tutto, il secondo posto se n'è andato, il terzo è a rischio. Cosa è successo? Noi possiamo solo cercare di capire in base a quello che il campo ha mostrato. E il selfie che la squadra grigiorossa ha scattato e ha messo online è uscito sbiadito, con i contorni mossi e con parecchie macchie scure.
Il fatto più evidente riguarda la condizione fisica. Ci sono giocatori che a dicembre correvano ora sono in netta difficoltà di tenuta. Da qui i secondi tempi complicati, anche in fase di attacco. Salviato spinge poco (e male) sulla fascia, Ferretti non si vede quasi mai a fare cross dalla sinistra. Dei centrali tiene il solo Marconi e, nonostante il ricorso al mercato, sono troppe le occasioni lasciate agli avversari. Perchè una squadra che ha ambizioni di promozione non può incassare 27 gol. Qualcuno dirà che da oggi la Cremonese ha l'attacco più prolifico, ma la storia insegna che il campionato lo vince chi prende meno reti. E non sempre si può vincere 3-2. Anche il centrocampo appare stanco. Porcari non riesce a fare la differenza nonostante la sua esperienza, Moro ha fatto qualche passo indietro rispetto alle sue prime partite. Anche qui, Pesce a parte (che comunque sa dare i ritmi alla squadra, oggi era squalificato così come lo sarà domenica a Piacenza), rimane Belingheri, che magari si vedrà poco ma che sa sempre cosa fare quando la palla lo raggiunge. Maiorino può essere fondamentale, sinceramente il suo non ingresso a Gorgonzola e la sua sostituzione oggi non sono comprensibili. Davanti la squadra soffre anche un periodo di appannamento di capitan Brighenti, che comunque rimane il bomber da ringraziare ogni giorno. Fra qualche settimana tornerà a segnare, ne sono certo.
I tifosi, che ieri meritano 10 per avere ricordato l'anniversario della morte dell'amico e collega grigiorosso Floriano Soldi, dicono che la squadra va sostenuta e non criticata. Giusto, ma a volte qualche scappellotto non fa male. Sempre in termini civili, ma comunque fermi. Purtroppo il pareggio di oggi non aiuta certo i giocatori a creare la giusta 'chimica' per il derby di domenica a Piacenza. E allora vediamo di trasformare questo scoramento in rabbia. Tutti a Piacenza e forza Cremo.
