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Cuperlo, Presidente del PD, avverte il governo: senza una svolta meglio il voto

| Scritto da Redazione
Cuperlo, Presidente del PD,  avverte il governo: senza una svolta meglio il voto

«Se siamo in grado di imprimere questa svolta bene, se non siamo in grado se ne prenda atto, senza fare melina o teatro perche’ il galleggiamento oggi non e’ consentito»

«Stiamo attraversando una delle crisi economiche piu’ gravi di sempre, che stavolta però coinvolge anche l’etica pubblica, le istituzioni. Sono sette anni in cui è cambiato tutto e non si tratta più di vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, ma di quanto si e’ ampliata la forbice delle diseguaglianze. La parte di Paese piu’ in sofferenza sta accumulando odio, rabbia, sentimenti che possono incrinare i fondamenti stessi della democrazia. Il compito della sinistra credo sia quello di trasformare quell’odio in riscatto. E quello di Enrico Letta di dare una svolta, altrimenti se ne prenda atto, senza fare teatro». Così il Presidente del Pd, Gianni Cuperlo, a L’Unità.

«Il ruolo del governo - continua Cuperlo - e del rapporto del Pd con il governo li leggo come la risposta a questo problema, il problema del 2014: come riusciamo a trasformare in riscossa questo disprezzo verso le istituzioni e la rappresentanza? Siamo in grado con questa maggioranza e con l’impianto che e’ prevalso fino a qui, di scuotere il Paese e avviare una riscossa sul piano civile e culturale?»

«Se vogliamo essere onesti fino a oggi non e’ accaduto. Io fino a oggi ho difeso Letta e la sua azione e non me ne pento, ma sottovalutare o tacere il distacco che c’e’ tra governo, Parlamento, partiti e il dramma sociale che si consuma, piu’ che una disattenzione sarebbe una colpa imperdonabile. La sterzata necessaria nasce da qui, dalla necessita’ di ricreare una fiducia fra la sfera del potere e le persone e questo lo fai soltanto se rompi l’immobilismo».

«Ora non basta neanche piu’ che governo e Parlamento facciano le cose necessarie, dalle misure economiche alle riforme. Sono decisivi altri due strappi: rifondare un’etica pubblica e congiungere di nuovo il pensiero e l’azione. Se e’ vero che questa e’ la crisi peggiore del secolo, cio’ che piu’ fa impressione e’ la pigrizia della sinistra a misurarsi con una rivoluzione di soluzioni e strategie senza la quale tutta la politica continuera’ a vivere nel passato. Per questo a Letta chiedo uno scatto di orgoglio perche’ il suo e il nostro destino non e’ quello di galleggiare».

«Ne’ ha senso restare li’ a prendere ceffoni da ogni parte, come nella gag di Toto’ che se la rideva perche’ tanto Pasquale non era lui. Il segnale di svolta venga dal governo se ne e’ capace. Se siamo in grado di imprimere questa svolta bene, se non siamo in grado se ne prenda atto, senza fare melina o teatro perche’ il galleggiamento oggi non e’ consentito. Ci sia da parte di Letta uno scatto d’orgoglio. L’ho detto e lo ripeto: la parola rimpasto lasciamola nel vocabolario di ieri. Sarebbe giusto, invece, aprire il governo a personalita’ che siano espressione di una societa’ che resiste e reagisce. Personalita’ con l’autorevolezza e il prestigio di rappresentare un pezzo di Paese che oggi non sempre e’ con noi. Se invece il rimpasto deve risolversi in un mercato tra le forze che ci sono, grazie ma abbiamo gia’ dato».

2014-01-01

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