Sabato e domenica si è svolta la 1° assemblea di Equo Garantito dopo il cambio di nome, la numero 33 del movimento del Commercio Equo e Solidale italiano. Due sono le importanti novità. La prima è che da oggi il logo delle organizzazioni di Commercio Equo e Solidale italiane Equo Garantito potrà apparire sui prodotti commercializzati dalle organizzazioni, in coerenza con i criteri dell’organizzazione mondiale del Commercio Equo e Solidale, WFTO. Un comun denominatore, che riconosce e contraddistingue le organizzazioni che fanno ComES e che aderiscono alla Carta dei criteri italiana. «Se fino a ieri Equo Garantito era una sigla nota a pochi e agli addetti ai lavori, oggi con questa scelta, l’Associazione vuole uscire allo scoperto e promuovere le pratiche e la filiera di garanzia del Commercio Equo e Solidale come definito nei principi stabiliti dall’assemblea generale del commercio equo», sottolinea Alessandro Franceschini, Presidente uscente. «Questo cambio di direzione è importante anche in vista della prossima approvazione definitiva della legge nazionale sul Commercio Equo e Solidale». Il logo Equo Garantito, che apparirà sui prodotti indicando che l’organizzazione è socia di Equo Garantito, sarà il riconoscimento di un processo di cui il prodotto è il punto d’arrivo. Il logo è quindi la conferma che l’organizzazione che lo appone rispetta i principi, gli scopi e i criteri del Commercio Equo e Solidale come definito dall’organizzazione Equo Garantito.
Questa nuova fase sarà guidata da un nuovo Consiglio Direttivo, nominato domenica e che porta con sé l’esperienza di tre consiglieri ricandidati e la forza e l’entusiasmo di nuove leve che provengono dalle diverse espressioni delle organizzazioni del commercio equo.
Da oggi il logo Equo Garantito sui prodotti equosolidali italiani
L’assemblea di Equo Garantito rinnova il Direttivo e approva importanti cambiamenti per il futuro del movimento del commercio equo e solidale in Italia
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