Una preziosa testimonianza.
Mentre nel Maghreb il sacrificio rituale si svolge il 12 settembre, in Pakistan inizia il giorno dopo e prosegue per altri due giorni.
Le famiglie che possono permetterselo acquistano l'animale da sacrificare, un vitello, un montone o animali più piccoli, ed effettuano i riti di macellazione accompagnati da preghiere, presso le loro abitazioni.
E un giorno intenso, atteso con gioia.
Famiglie intere e gli addetti suddividono i pezzi di carne in piccole taglie da destinare, in base al precetto: al consumo familiare, al dono ad amici e parenti, alla distribuzione ai poveri.
Nessuno è escluso.
La festa è di tutti: ricchi e poveri, senza distinzione.
È quello che mi piace definire lo " spirito dell'Islam": il senso della condivisione, tanto vicino anche a chi musulmano non è, ma si sforza con buona volontà di comprendere.
Il prossimo anno, chissà, potremmo esserci anche noi.
Paesi lontani, persone vicine.....
Nelle foto di Aftab, momenti in famiglia e la suddivisione della carne.
Rossana Ciaceri (Cremona)