Mercoledì, 08 maggio 2024 - ore 22.42

Dopo incontro con ministra Giannini Sulla scuola poche luci e molte ombre

I sindacati incontrano la ministra Giannini. Pantaleo (Flc): "Sono stati registrati alcuni punti interessanti, che andranno definiti in Legge di Stabilità. Ma c'è una chiusura netta sulla soluzione al problema del precariato"

| Scritto da Redazione
Dopo incontro con ministra Giannini Sulla scuola poche luci e molte ombre

Nell'incontro di oggi con la ministra dell'Istruzione, Stefania Giannini, per i sindacati sono emerse poche luci e molte ombre. E su un punto c'è grande insoddisfazione: la "chiusura netta", da parte del dicastero, a risolvere il problema del precariato. E' quanto emerge al termine della giornata. A fare il punto il segretario generale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo. Nell'incontro "sono stati registrati alcuni punti interessanti - spiega -, che tuttavia andranno definiti nella legge di Stabilità. In particolare, la ministra si è assunta l’impegno ad allineare gli attuali 25mila posti in organico di fatto (costituiti dalle disponibilità temporanee fino al 30 giugno) all’organico di diritto (ovvero, ai posti vacanti e disponibili per l’intero anno scolastico)".-

Si è poi parlato di un piano straordinario di assunzione per il personale Ata, che vada oltre il turnover. Ovviamente, riprende il sindacato, "andranno verificate le risorse all’interno della Legge di stabilità. Si tratta di proposte che vanno nella giusta direzione di stabilizzare positivamente posti di lavoro e di migliorare la qualità della didattica e del servizio, come da tempo rivendica la Flc. Da sottolineare anche le aperture manifestate in materia di relazioni sindacali e la disponibilità ad indire il concorso per i direttori".

Le "ombre" riguardano invece le risposte insoddisfacenti fornite dal dicastero. "Sulle altre questioni poste dalle organizzazioni sindacali allo scopo di superare le ingiustizie della legge 107/15, le risposte sono state evasive", spiega Pantaleo. La Flc ha riproposto con determinazione la necessità di rifare le operazioni di mobilità, di riportare il bonus nell’ambito della contrattazione, di superare la chiamata diretta, di rivedere i criteri di valutazione dei dirigenti scolastici, e di definire contrattualmente la formazione. Ha inoltre chiesto alla ministra la disponibilità ad un confronto per cercare idonee soluzioni alla questione del precariato.

"Purtroppo - però -, su questo tema la ministra ha mostrato una netta chiusura. La Flc ha fatto riferimento ad un piano di stabilizzazione per le Graduatorie ad esaurimento; a una fase transitoria per la seconda fascia dei docenti con la previsione del doppio canale; il potenziamento dell’organico per le scuole dell’infanzia; le garanzie dei posti effettivi per i vincitori del concorso, derogando allo sforamento del 10% degli idonei; una soluzione politica del problema al contenzioso nato con i diplomati magistrali che fanno richiesta di inserimento nella Gae. Infine, la Flc ha riproposto alla ministra una operazione di qualità verso le scuole del Mezzogiorno: dalla generalizzazione delle scuole dell’infanzia all’aumento del tempo scuola, al fine di innalzare i livelli di apprendimento e combattere la dispersione scolastica", conclude

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