Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 10.44

Doppia tappa alla scoperta dei Santuari lungo l’Adda

| Scritto da Redazione
Doppia tappa alla scoperta dei Santuari lungo l’Adda

“Il Lodigiano e i suoi Tesori” valorizza le tradizioni locali
Successo per il concerto a Camairago dei “Muntanerada”
Domenica 23 settembre un nuovo percorso proposto dalla rassegna “Il Lodigiano e i suoi Tesori” ha portato l’ormai affezionato della manifestazione alla scoperta dei santuari sulle rive dell’Adda. Un pomeriggio dedicato alla religiosità popolare inserita in un contesto ambientale di grandissimo pregio.
Si è partiti dal santuario di Cavenago. La guida, Miriam Fusar Bassini, ha spiegato che si tratta di uno dei santuari più visitati della Diocesi di Lodi. Sorge a circa un chilometro e mezzo dal centro abitato di Cavenago d’Adda e si erge sull’alto del terrazzo del fiume dominando tutta la pianura sottostante. Un tempo all’interno della chiesetta, sopra l’altare maggiore, c’era una statua della Madonna, una scultura che veniva portata in processione il 25 marzo di ogni anno. I fedeli, però, veneravano anche un antico affresco raffigurante la Madonna che allatta il Bambino, che oggi si può ammirare all’interno del Santuario sopra l’altare. Secondo un’antica tradizione, questo dipinto si trovava all’aperto e davanti ad esso, il 18 luglio del 1662, a una giovinetta sordomuta dalla nascita e con un braccio rattrappito apparve la Madonna, che la guarì e le affidò il compito di riferire al sacerdote di trasportare l’immagine dipinta sul muro in cui era apparsa sull’altura in cui oggi sorge il santuario. Il parroco, sorpreso per la guarigione della fanciulla, realizzò il desiderio della Vergine e fece trasportare l’immagine della Madonna nel luogo da lei stessa indicato.
Al termine di questa prima tappa l’intero gruppo si è poi spostato a Camairago, che ospita su un’altura nei pressi di un'ansa dell'Adda il piccolo santuario della Madonna della Fontana. Già nel XIII secolo si avevano notizie di una chiesa in questa località, bagnata dall'Adda. La tradizione vuole che, a causa delle inondazioni del fiume, il luogo fosse molto pericoloso. I pescatori e i barcaioli locali, sempre devoti alla Madonna, decisero nel XIII secolo di costruirvi una piccola cappella, nei pressi della quale c'era una fonte di acqua sorgiva, ritenuta miracolosa, benedetta da San Carlo Borromeo.
Al termine della visita guidata, all’interno del santuario, il gruppo “Muntanerada” ha accompagnato con musiche e canti popolari l’attore lodigiano Luciano Pagetti, che ha raccontato alcune leggende relative ai “miracoli” avvenuti nella nostra terra (da quello del Duomo e dell’Incoronata di Lodi a quello, appunto, della Madonna della Fontana). “LA FONTE MIRACOLOSA - Miracoli in terra lodigiana”, questo il titolo del concerto-spettacolo – ha riscosso grande successo tra i presenti, che hanno apprezzato i brani dialettali interpretati dalla band (il loro nome, “Muntanerada”, deriva dall’incontro gioioso che avveniva nel Lodigiano tra i locali ed i pastori bergamaschi, per avere un momento di festa insieme dopo le grandi fatiche. “Muntanerada” era un modo per dire “andiamo, balliamo vicino al falò”).
Il gruppo – che partecipa regolarmente a diversi festival di musica folk (Ferrara Buskers Festival, Festival di Schio, Festival della Val Nure di Farini, Isola Folk di Suisio) - è stato recentemente protagonista, insieme a Bruno Pezzini, di una operazione di recupero del patrimonio canoro tradizionale  lodigiano che ha visto la sua conclusione nell’incisione del cd  “La bela filangera” (2010) da cui sono stati tratti alcuni brani proposti domenica.

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