Domenica, 28 aprile 2024 - ore 07.42

Electrolux, gli operai non si arrendono

| Scritto da Redazione
Electrolux, gli operai non si arrendono

La vertenza sarà lunga e i sindacati lanciano una sottoscrizione per sostenere il presidio permanente davanti alla fabbrica di Forlì. "Servono i soldi per la corrente elettrica". Il sostegno dei sindacati europei dell'industria ai lavoratori italiani

"La vertenza sarà lunga e noi ci attrezziamo, andiamo avanti tutti insieme. A differenza di quanto si legge su molti organi di informazione, la questione non è affatto conclusa e si annunciano tempi lunghi". Lo affermano in una nota Fim Fiom e Uim di Forlì parlando del caso Electrolux. "I lavoratori del Gruppo e dello stabilimento di Forlì - si legge nella nota - ne sono ben consapevoli e si avvicina ormai un mese da quando è stato allestito davanti ai cancelli della fabbrica su viale Bologna il presidio permanente che, a Forlì come negli altri stabilimenti, ha impresso una svolta nella vertenza determinando i parziali passi indietro della multinazionale che si sono registrati nelle ultime settimane".

Dalla prossima settimana i lavoratori dovranno fare fronte anche alla spesa dell’allacciamento alla corrente elettrica (visto che l’azienda ha comunicato l’intenzione di staccare il collegamento) oltre a tutte le spese per mantenere in piedi il presidio. "Pertanto, visto che riteniamo che la vertenza Electrolux sia uno spartiacque per tutto il territorio, abbiamo deciso di lanciare una sottoscrizione straordinaria per fare fronte alle spese che i lavoratori devono sostenere".

"La sottoscrizione - prosegue la nota - sarà gestita in assoluta trasparenza da Fim Fiom Uilm territoriali ed è aperta immediatamente e in modo preciso a tutti i soggetti istituzionali (sindaci, consiglieri comunali, provinciali, regionali, onorevoli) oltre che ai singoli cittadini che vogliono dare un contributo concreto ai lavoratori, lavoratori che tutti i giorni continuano a scioperare con mezz’ora di sciopero al giorno, in modo articolato, per presidiare per 24 ore su 24 i cancelli della fabbrica. La sottoscrizione ha un obiettivo concreto: permettere ai lavoratori di resistere un minuto di più dell’impresa. Per chiunque volesse dare un contributo il codice Iban è il seguente: IT80M0312713200000000001293".

Intanto arrriva la solidarietà di IndustriAll, la Federazione europea dei sindacati dell'industria. "Le organizzazioni sindacali dei paesi europei con stabilimenti della Electrolux, riuniti il 27 febbraio presso IndustriAll Europe, hanno espresso la loro preoccupazione per il piano industriale avanzato dalla multinazionale svedese", si legge in una nota. "Respingono i ricatti di Electrolux e l'attacco all'autonomia della contrattazione collettiva, motivato esclusivamente dalla necessità di ridurre i costi di produzione. Le organizzazioni sindacali hanno espresso piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori italiani che si trovano ad affrontare la volontà dell'azienda di tagliare i salari e peggiorare le condizioni di lavoro".

L'invito ai vertici di Electrolux è "individuare un piano europeo alternativo per i suoi stabilimenti, basato su una logica industriale sostenibile e di investimenti che garantiscano la sua presenza in Europa. I sindacati invitano il management a impegnarsi in un approccio più cooperativo verso le lavoratrici, i lavoratori e i loro delegati sindacali, e ad usare la massima trasparenza nella strategia adottata".

Infine, IndustriAll chiede un tavolo con la direzione della multinazionale per esprimere le sue preoccupazioni e discutere del futuro di Electrolux in Europa. Nell'incontro si è discusso anche della situazione generale del settore degli elettrodomestici in Europa, con i sindacati convinti della necessità di una strategia di settore non basata esclusivamente sulla produzione a basso costo, ma orientata verso un approccio innovativo e ad alta tecnologia che possa aprire la strada ad un futuro a lungo termine per Electrolux e tutto il settore in Europa".

Fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2014/02/28/109602/electrolux-gli-operai-non-si-arrendono

2014-03-01

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