Sabato, 20 aprile 2024 - ore 17.40

#Elezioni2018 Lo stallo del sistema è frutto di una legge elettorale sbagliata di Vincenzo Montuori (Cremona)

Egregio direttore, i risultati delle elezioni politiche e regionali del 4marzo hanno dato un risultato inaspettato (ma fino a un certo punto) sia per i perdenti che per i vincenti ma hanno sicuramente prodotto una conseguenza da molti paventata: lo stallo del sistema; e di ciò sono, in primis, responsabili le leggi elettorali, il Rosatellum a livello nazionale e le leggi regionali, diverse per ogni regione (e anche questo è un assurdo).

| Scritto da Redazione
#Elezioni2018 Lo stallo del sistema è frutto di una legge elettorale sbagliata di Vincenzo Montuori (Cremona)

#Elezioni2018 Lo stallo del sistema è frutto di una legge elettorale sbagliata di Vincenzo Montuori (Cremona)

Egregio direttore, i risultati delle elezioni politiche e regionali del 4marzo hanno dato un risultato inaspettato (ma fino a un certo punto) sia per i perdenti che per i vincenti ma hanno sicuramente prodotto una conseguenza da molti paventata: lo stallo del sistema; e di ciò sono, in primis, responsabili le leggi elettorali, il Rosatellum a livello nazionale e le leggi regionali, diverse  per ogni regione (e anche questo è un assurdo).

Le controprove? Cito solo due esempi: grazie al Rosatellum, con i suoi calcoli astrusi tra maggioritario e proporzionale, in Sicilia si è verificata una situazione paradossale, mai registrata a memoria di repubblica: i 5 stelle hanno avuto più eletti che seggi disponibili per cui abbiamo dei parlamentari in cerca di un posto! In Lombardia, abbiamo i casi cremonesi di un esponente di Forza Italia, Malvezzi, che è rimasto fuori dal consiglio regionale, nonostante i quasi 4.000 voti di preferenza e quello del consigliere 5 stelle Degli Angeli che, con circa 300 voti, è entrato in Consiglio.

Ora, non mi permetto naturalmente di dare giudizi sulla competenza politica dei due consiglieri ma questo sistema è palesemente assurdo perché non tiene conto, come accade, del resto, per il Rosatellum, con la farsa dei parlamentari catapultati da un collegio all’altro a seconda delle convenienze locali, della volontà d e l l’elettore; questi, se indica una preferenza, vorrebbe vedere riconosciuta la sua scelta in modo chiaro.

Allora, meglio sarebbe eliminare le preferenze e stampare sulle schede solo i nomi dei candidati presidenti al consiglio regionale o quelli dei candidati al parlamento collegati ai rispettivi partiti, con un rapporto di uno a uno.

E’ora di finirla con la storia che gli italiani sono qualunquisti per natura: sono proprio queste leggi elettorali fatte male(quanto consapevolmente o meno non so) a indurre l’elettorato a scegliere o gli opposti  estremismi, al grido di ‘sbaracchiamo il sistema’ o a rifugiarsi nell’astensione.

Vincenzo Montuori (Cremona)

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