Sabato, 20 aprile 2024 - ore 10.30

Eolico offshore galleggiante: il ministero della Transizione ecologica ha ricevuto 64 manifestazioni di interesse

Si tratta di 40 progetti da realizzare al largo di Sicilia e Sardegna, Adriatico, Ionio e Tirreno

| Scritto da Redazione
Eolico offshore galleggiante: il ministero della Transizione ecologica ha ricevuto 64 manifestazioni di interesse

Il Ministero della Transizione Eecologica sta proseguendo i lavori per favorire lo sviluppo di una nuova generazione di impianti offshore galleggianti da realizzare al largo delle coste italiane e quindi «Privi, di fatto, di impatti paesaggistici». In una nota pubblicata oggi il ministero informa che «In particolare, si sta concludendo il primo giro di incontri bilaterali con le singole società e i gruppi di società proponenti. E’ già previsto un ulteriore giro di riunioni per valorizzare le possibili sinergie derivanti dalla previsione di più impianti nelle medesime aree di mare, d’intesa fra i proponenti, e per condividere lo stato dei lavori con le associazioni di tutela ambientale e gli altri soggetti partecipanti». L’interesse per l’eolico galleggiante sembra dunque forte in un Paese dove non esiste ancora nemmeno un impianto di eolico offshore tradizionale.

Nella nota il ministero evita di dire quali sono esattamente le aree dove dovrebbero sorgere i campi eolici offshore galleggianti, anche se  scrive che «Almeno 20 delle manifestazioni d’interesse hanno proposto progetti circostanziati, che in numerosi casi prevedono impianti flottanti collocati oltre le 12 miglia. In totale, sono stati esaminati 40 progetti di impianti eolici offshore flottanti, prevalentemente localizzati al largo della Sicilia e della Sardegna (più di 20), lungo la costa Adriatica (più di 10) e, per la restante parte, distribuiti tra Ionio e Tirreno».

Finora al ministero  risultano pervenute 64 manifestazioni di interesse, di cui 55 da parte di imprese e associazioni di imprese, 3 da parte di associazioni di tutela ambientale (Wwf, Legambiente e Greenpeace) e 7 da altri soggetti (Associazione nazionale energia del vento – ANEV, Elettricità futura, CNA, CGIL, Università Politecnico di Torino, OWEMES – associazione di ricercatori, CIRSAM – Consorzio Internazionale per lo sviluppo e ricerca adriatico e mediterraneo).

Le imprese che hanno finora risposto al bando del Ministero sono: AGNES; Ansaldo energia; Aprimari, BayWar.e. progetti; Blue Energy Milano, Blunova  (Gruppo Carlo Maresca); CCMS-cooperativa, costruzioni, montaggi, servizi; C&C Consulting Engineering; Coolbine; Copenaghen offshore partners; Deme offshore; Ecomac (Gruppo Ecopirme Italia); Edilgroup; Edison; Energia 2020; Eni (e GreenIT SpA, joint venture con CDP Equity); ERG; Essenergy; Falck Renewables (e Blue Float Energy International SLU); Fincantieri; Finpower Project; Fori – Fred. Olsen Renewables; Franco Ricco Industries 2050; FRI – EL Green Power; GR Value; Gruppo Macchia; Hope; Ibernordic Energy (con Copenaghen Energy A/S); Ing. Ciborra Bruno; Ing. Mongiardino Bartolomeo; Iron Solar; Leonardo (Cyber Security); Med Wind Italia (Renexia); Moncada Energy Group; Nexta Project Development; Nurax Wind Power; Ocean Winds; Principle Power; Psaier Energies; Repower Renewables; Rina; Rosetti Marino; RWE Reneeables in Italy offshore; SAIPEM; Seapride Engineering; Seawind Italia; 7Seas Wind – Ichnusa Wind Power; SIMIC; Sorgenia; Studio rinnovabili; Tecno Lab; TG energie Rinnovabili (Tozzi Green); W4E Company Presentation; Wind Power Development (VESTAS).

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