ANNALISA CORRADO (PD) RISPONDE A CONFINDUSTRIA E ABI: “FINALMENTE ANCHE LE IMPRESE SPINGONO IL GOVERNO A PRENDERE PROVVEDIMENTI SERI E IMMEDIATI SUL CARO ENERGIA, ALTRO CHE FAVOLA NUCLEARE”
Bruxelles, 27 gen. - “Dopo un inquietante appiattimento sul Governo in tema di anti Green Deal e pro nucleare, Confindustria chiede soluzioni immediate al Governo di Giorgia Meloni. Soluzioni che, guarda caso, non possono passare che dalla lotta alle speculazioni e dal far penetrare in bolletta i benefici delle rinnovabili, come stiamo dicendo da mesi. Altro che fusione o mini reattori che ancora non esitono, è tempo di fare sul serio”, dichiara Annalisa Corrado, Resp. Conversione Ecologica del PD.
“Accogliamo e rilanciamo il grido di dolore di di industrie e PMI, e di tutti i cittadini che pagano il caro energia sulla propria pelle: è un problema che riguarda tutti, nessuno escluso, e che deve essere affrontato oggi”, dice. “L’Italia paga le bollette più alte di un’Europa che, a sua volta, paga le bollette più care al mondo. È un problema enorme per la competitività delle nostre imprese, e il Governo non sta facendo nulla per arginarlo”.
“Il modo più veloce per disaccoppiare di fatto, senza aspettare complicate riforme, il prezzo dell’elettricità da quello dei mercati instabili e speculativi del gas è promuovere i contratti a lungo e medio termine per le rinnovabili”, aggiunge poi la MEP del gruppo S&D. “Bisogna assolutamente arrestare le speculazioni: siamo di fronte a una situazione grave, in cui il prezzo unico nazionale dell’energia elettrica è tre, se non addirittura quattro volte, quello del gas sul TTF - una cosa inaudita in un mercato sano”, spiega.
“Sappiamo che le realtà coinvolte hanno sul tavolo delle proposte in merito, che dialogherebbero benissimo con la nostra proposta sull’Acquirente Unico, giacché si basano sullo stesso principio.
Il mio è un invito aperto: ragioniamo insieme delle soluzioni che servono al nostro Paese, e chiediamo al Governo una grande ‘operazione verità’ sui numeri fuori controllo”, conclude. “Solo una razionalizzazione del mercato riuscirà ad evitare gli extraprofitti mirabolanti dei grossi player: aiutateci a redistribuire queste ricchezze tra imprese e consumatori, per salvaguardare il tessuto imprenditoriale del nostro Paese”.
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