Di contro, una così alta attenzione richiederebbe una serie di comportamenti più virtuosi, per rispettare la natura e per fare in modo di non arrecare danni alla fauna e alla flora. Purtroppo, però, pare che le spiagge della Penisola siano sempre più spesso invase dai rifiuti. Vediamo dunque di approfondire i dati e la questione in generale.
I numeri di Legambiente sull’inquinamento delle spiagge
Stando ad un recente report di Legambiente, emergono dei dati inquietanti, in relazione al tasso di inquinamento delle spiagge. Secondo il rapporto di Beach Litter, infatti, si conta una media di circa 783 rifiuti ogni 100 metri di litorale, e nella maggior parte dei casi si parla di oggetti e spazzatura di plastica (84% del totale). Nonostante il divieto di fumo presente in gran parte dei siti balneari italiani, non mancano nemmeno le classiche cicche di sigaretta. In altre parole, la situazione è grave e richiede un cambio di direzione da parte di tutti noi. Gli italiani devono sì godersi le proprie vacanze, ma senza per questo causare danni all’ambiente, anche perché poi alla fine tutto torna indietro. Per dire: le cicche che finiscono in acqua vengono ingerite dai pesci, e sulle nostre tavole arriva poi del cibo inquinato e tossico.
I consigli da adottare per evitare di inquinare il litorale
Si comincia proprio dalle cicche: fumare al mare, oltre ad essere spesso proibito, è un vizio molto dannoso per l’ambiente facilmente evitabile. Un metodo semplice per dare un taglio alle tradizionali “bionde” è quello di sostituirle con le sigarette elettroniche senza nicotina, un device tecnologico che permette di eliminare l’annoso problema delle cicche in spiaggia, facendo allo stesso tempo un favore anche al proprio corpo. Inoltre, è bene specificare che i divieti di fumo presso i luoghi balneari (sempre se presenti) spesso non riguardano le e-cig, di conseguenza è possibile utilizzarle senza temere di prendere una multa.
Poi è il caso di fare molta attenzione ai rifiuti, da non gettare mai in spiaggia: la plastica soprattutto, perché può diventare letale per la fauna marina, come nel caso dei sacchetti che vengono puntualmente ingeriti dalle tartarughe. Il consiglio è di portare con sé dei sacchetti della spazzatura, per poter fare la differenziata anche in spiaggia, separando così i rifiuti organici da quelli plastici e dalla carta. Si suggerisce poi di fare molta attenzione ai detergenti, come i bagnoschiuma, che non devono mai essere utilizzati nelle docce. La stessa regola vale anche per il sapone e gli shampoo, dato che contengono sostanze chimiche. Siccome lo scarico delle docce finisce direttamente in mare, le suddette sostanze andrebbero ad inquinare l’acqua, creando non pochi problemi alla fauna e alla flora.