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FEDERCONSUMATORI RIMBORSI VOUCHER TITOLI DI VIAGGIO, VACANZE E SOGGIORNI TURISTICI

Lo Giovedì 16 luglio è stato approvato il “DL Rilancio” che ha introdotto importanti disposizioni in materia di rimborsi di titoli di viaggio, vacanze e altri prodotti turistici.

| Scritto da Redazione
FEDERCONSUMATORI RIMBORSI VOUCHER TITOLI DI VIAGGIO, VACANZE E SOGGIORNI TURISTICI

FEDERCONSUMATORI RIMBORSI VOUCHER TITOLI DI VIAGGIO, VACANZE E SOGGIORNI TURISTICI

Lo Giovedì 16 luglio è stato approvato il “DL Rilancio” che ha introdotto importanti disposizioni in materia di rimborsi di titoli di viaggio, vacanze e altri prodotti turistici.

 In base al decreto n.9 del 2 marzo 2020, per biglietti, pacchetti vacanze, viaggi e prenotazioni presso strutture ricettive non utilizzati in seguito alla pandemia, gli operatori del settore hanno la facoltà di decidere se restituire ai clienti l’importo pagato o se emettere un voucher di pari importo utilizzabile in 12 mesi. La legge n. 27 del 24 aprile 2020 prevede inoltre che

l’operatore possa decidere di emettere un voucher a titolo di rimborso per tutti gli annullamenti determinati dalla diffusione del coronavirus. Nei mesi scorsi la controversa questione dei voucher è stata oggetto di intervento da parte della Commissione Europea, dell’Antitrust e di Enac.

 La Commissione UE ha inviato una lettera di raccomandazione non vincolanteesortando gli Stati membri di attribuire agli utenti e non agli operatori la possibilitàdi scegliere tra l’emissione del voucher e il rimborso monetario.

L’AGCM ha trasmesso una segnalazione al Governo rilevando l’incompatibilità della regolamentazione italiana in materia di rimborsabilità dei prodotti turistici con la normativa comunitaria: quest’ultima prevede infatti che in caso di cancellazione o annullamento del biglietto e/o della prenotazione sia l’utente a dover scegliere se ricevere la restituzione della somma pagata o usufruire del voucher.

Dopo la riapertura dei confini nazionali, il 3 giugno u.s., Enac ha evidenziato come la cancellazione di un volo possa difficilmente essere ricondotta a cause legate alla pandemia: da ciò deriva che nel caso in cui un vettore comunichi l’annullamento di una prenotazione, al passeggero spetti il rimborso della somma pagata, come da Regolamento Europeo n. 261 del 2004.

La Commissione Europea ha nuovamente focalizzato l’attenzione sull’argomento avviando una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per aver promulgato una normativa nazionale che lascia a compagnie aeree, tour operator e agenzie di viaggio la facoltà di decidere, in caso di viaggi non fruiti a causa dell’emergenza sanitaria, se restituire ai clienti l’importo versato o erogare il rimborso tramite voucher.

L’approvazione del “DL Rilancio” introduce un parziale correttivo alla normativa vigente in materia, poiché prevede alcune modifiche in tema di validità e possibilità di rimborso monetario.

 

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