*RETEDONNE: ABBIAMO CHIESTO RISPETTO PER LE DONNE, UN ANNO DOPO… L’ABBIAMOOTTENUTO!*
Un anno fa abbiamo appreso dalla stampa locale dello svolgimento di un
funerale per i prodotti abortivi presso il nostro cimitero, alla presenza
delle autorità cittadine, con rito religioso cattolico.
Dalla sofferenza di alcune donne, loro malgrado coinvolte, senza essere
informate e senza avere dato alcuna autorizzazione, e dalla solidarietà
delle tante donne che si sono sentite offese e ferite da questa vicenda, è
nata la Rete delle Donne di Cremona, che ha rivendicato il diritto delle
donne di decidere liberamente le modalità dell’inumazione.
Per mesi abbiamo cercato ascolto presso le istituzioni locali, abbiamo
lanciato un appello a cui hanno aderito più di 1.600 persone, abbiamo
studiato leggi e regolamenti per ottenere il rispetto dei nostri
diritti*, *ricevendo
dal nostro Sindaco e dall’allora Direttore Generale dell’Azienda
Ospedaliera, dr. Spaggiari, risposte a dir poco offensive.
Non ci siamo fermate: ci siamo rivolte al Difensore Civico della Regione
Lombardia, che ha riconosciuto la fondatezza delle nostre obiezioni*, *e* *la
modulistica e le modalità della inumazione sono state modificate nella
direzione da noi indicata.
Vogliamo ringraziare le donne e gli uomini che in questi mesi ci hanno
sostenuto e hanno contribuito a questo risultato: in questa difficile
battaglia abbiamo sempre sentito l’appoggio diffuso della città.
Rete Donne Cremona è nata un anno fa su un tema doloroso e difficile, è
cresciuta con le iniziative della grande manifestazione delle donne del 13
febbraio, aderendo al circuito “se non ora, quando?” e organizzando la
manifestazione delle donne cremonesi per l’otto marzo.
Quando le donne si incontrano, discutono, protestano… le cose possono
cambiare!...
Cremona 7 maggio 2011
RETEDONNE CREMONA
