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Flash dall’agroalimentare nazionale e internazionale del 24 luglio 2015

A cura Ufficio Comunicazione di CremonaFiere

| Scritto da Redazione
Flash dall’agroalimentare nazionale e internazionale del 24 luglio 2015

Temperature elevate e piralide, il mais sotto osservazione: Nei principali areali maidicoli del Nord Italia il caldo di queste ultime settimane sembra aver favorito lo sviluppo della piralide. Lo evidenzia in una nota il portale Assomais. In Lombardia, il bollettino fitosanitario dell’Ersaf sottolinea che le elevate temperature ne hanno facilitato il completamento del ciclo e nelle aree orientali sono presenti in campo crisalidi e i primi adulti sfarfallati. Parallelamente, sempre a causa del caldo eccessivo che non dovrebbe mollare la presa nemmeno nei prossimi giorni, sono favorevoli le condizioni per le pullulazioni del ragnetto rosso. Per quanto riguarda il Veneto, gli ultimi bollettini di “Colture Erbacee” editi da Veneto Agricoltura informano che da inizio luglio lo sviluppo della piralide viaggia a un tasso molto rapido, al punto che, contrariamente allo scorso anno, proprio l’andamento climatico in atto si dimostra propizio all’instaurarsi di popolazioni elevate di piralide, che in caso di assenza di significative precipitazioni o di interventi irrigui si alimenteranno su piante più suscettibili all’attività di alimentazione delle larve. 

Sugli Ogm la “via” suggerita da Confagricoltura. C’è una “via italiana” che può superare la questione degli Ogm così come l’abbiamo vissuta finora. E’ quanto è emerso dal convegno “Geni italiani”, organizzato da Confagricoltura all’auditorium di Palazzo Italia, a Expo 2015, al quale hanno partecipato, Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, Harald Von Witzke dell’Università di Berlino e Michele Morgante dell’Università di Udine, oltre al ricercatore Roberto Defez dell’IBBR Cnr di Napoli. “Il paradosso italiano – ha detto Guidi – da noi sempre denunciato, è che mentre si vieta la coltivazione ai nostri imprenditori, si importa moltissima materia prima transgenica, che viene in larga parte utilizzata per produrre le nostre eccellenze agroalimentari. Nel nostro Paese manca una politica a favore di una ricerca per l’innovazione e la genetica in agricoltura. Ma abbiamo eccellenze, ricercatori e accademie che sono ampiamente in grado di lavorare su questi temi producendo innovazioni di cui la nostra agricoltura può beneficiare. Tecniche nuove – ha sottolineato Guidi – perfette per l’agricoltura italiana, diverse da quelle transgeniche utilizzate nelle commodities internazionali, come il genome editing e la cisgenesi, che potrebbero addirittura non essere considerate degli Ogm.

Da Ismea un monitoraggio costante sul comparto suinicolo. Nonostante il recupero dei prezzi che il comparto suinicolo ha registrato a giugno rispetto al precedente mese di maggio, +3,5%, la fiducia tra gli operatori non è tornata, dal momento che le quotazioni sono ancora molto inferiori ai livelli dell’anno scorso, con un divario negativo di oltre il 15% per il suino pesante. Ismea ha avviato un monitoraggio continuativo sulla redditività dell’allevamento suinicolo che si basa sulle caratteristiche di un’azienda-tipo specializzata nell’allevamento del suino pesante e sulla relativa struttura costi/ricavi. L’indicatore elaborato monitora costantemente la dinamica e i livelli dei costi nelle loro componenti fisse e variabili, l’incidenza di ogni singola voce di costo sugli oneri complessivi aziendali, i ricavi di vendita determinati sulla base delle quotazioni di mercato e i livelli di redditività aziendali. Secondo l’Istituto, l’aspetto forse più incoraggiante è il proseguimento del trend al ribasso dei costi di produzione che ha alleggerito gli esborsi a carico degli allevatori sia per l’approvvigionamento di mangimi che di capi da ristallo, attenuando anche il peso della bolletta energetica. 

Calano i prezzi dei mangimi per i suini, aumentano quelli per le galline ovaiole. Il primo semestre dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2014, ha registrato nel settore dei mangimi per suini un calo del 2,8% in Italia e dell’1,7% nella Ue. Questo si è tradotto in un valore aggiunto del -4% in Italia e del -10% nella Ue per la contemporanea flessione dei prezzi, seppur con un trend di recupero. Per quanto riguarda il settore avicolo, e più nello specifico le galline ovaiole, i primi sei mesi del 2015, sullo stesso periodo dell’anno precedente, hanno registrato una ripresa dei costi dei mangimi dell’1,8% in Italia e dell’1% nella Ue, con una incidenza sul valore aggiunto che è calato del 10% in Italia, ma è aumentato del 2,8% nella Ue. Per i broiler infine, i mangimi hanno registrato un calo del 2% in Italia e dell’1% nella Ue (primo semestre 2015 su primo semestre 2014). Il valore aggiunto è calato del 2% nel nostro Paese, ma è aumentato del 14% nella Ue per un recupero dei prezzi. 

Politiche più efficaci per valorizzare il latte alimentare. Sulla newsletter Clal.it, Leo Bertozzi scrive che oggi il latte non rappresenta una categoria di prodotto ad alto valore aggiunto. “In generale – sottolinea – nei maggiori Paesi produttori dell’emisfero Nord i consumi di latte alimentare sono stagnanti o in diminuzione. Negli Stati Uniti questa tendenza si è manifestata a partire dalla fine degli anni Settanta, quando le nuove generazioni hanno adottato abitudini di consumo che tendevano sempre più ad abbandonare il latte come bevanda durante i pasti. Poiché però il latte è un prodotto generalmente presente nel paniere degli acquisti, sono diverse le innovazioni di prodotto che mirano a costruire valore anche in quello alimentare. La strategia per dare valore a una categoria di prodotto che è diventata una commodity – conclude – richiede interventi in branding e marketing per dare solidità alla marca, sui social per comunicare con immediatezza benefici e valori del latte non commodity e, soprattutto, ricerca e innovazione per valorizzare gli aspetti nutrizionali collegati a salute e benessere”.

La proposta dell’Asiago Dop per i negoziati Ttip .Il 15 luglio scorso, a Bruxelles, il Consorzio di tutela del formaggio Asiago Dop, nel contesto dei negoziati Ttip ha presentato la sua proposta per superare le attuali posizioni negoziali ed arrivare ad un reciproco riconoscimento delle indicazioni geografiche e dei marchi legati alle specificità dei territori. “La Strategia Europa 2020 pone al proprio centro aspetti come l’inclusività e lo sviluppo sostenibile – ha detto il direttore del Consorzio, Flavio Innocenzi – chiediamo allora che le Istituzioni europee intensifichino i loro sforzi per la difesa di un patrimonio che, ancor prima che economico, è di natura sociale e culturale. La tutela del consumatore contro la standardizzazione del gusto e la massificazione produttiva conseguente a scelte di delocalizzazione, alla esasperata ricerca dell’ottimizzazione dei costi, rappresenta oggi più che mai un imperativo categorico prioritario non solo per i Consorzi di tutela, ma anche per le Istituzioni comunitarie”. 

Anche a giugno segno negativo per i prezzi agricoli. Giugno conferma la dinamica negativa dei prezzi nelle campagne italiane. Lo afferma nel suo periodico report Ismea. Con un valore pari a 109 (base 2010=100) l’indice dei prezzi agricoli alla produzione elaborato dall’Istituto di servizi per il mercato agroalimentare ha fatto segnare il mese scorso una flessione del 3,2% rispetto a maggio e dell’1% su giugno 2014. Nello stesso mese, come rilevato dall’Istat, i prezzi al consumo dei beni alimentari e delle bevande, inclusi gli alcolici, sono invece cresciuti dello 0,1% su base mensile e dell’1% su base annua, confermando i rialzi dei due mesi precedenti. Su base annua la flessione generale dell’indice resta ancorata alla dinamica deflativa del comparto zootecnico (-9,1% lrispetto a giugno 2014) compensata solo parzialmente dai rincari dei prodotti vegetali (+8,8%). (Fonte: www.ismea.it) Clicca QUI per l'articolo completo.

Federalimentare invita Bruxelles a decisioni più efficaci su Ogm ed etichettatura. In occasione dell’incontro avvenuto nei giorni scorsi a Expo col Commissario UE alla Salute, Vytenis Andriukaitis, il presidente Federalimentare Luigi Scordamaglia ha invocato un ruolo più forte da parte di Bruxelles su temi vitali e non delegabili agli Stati membri come gli Ogm o l’etichettatura dei prodotti alimentari. Sollecitando inoltre un intervento dell’Unione europea per revocare le sanzioni contro la Russia, che continuano a penalizzare l’Italia, in particolare il settore agroalimentare italiano. Secondo Scordamaglia, “l’elasticità che la Ue concede ai singoli Stati su etichette e Ogm ha creato distorsioni di mercato inaccettabili che penalizzano intere filiere e comparti produttivi. E disattendono lo spirito e la stessa mission dell’Unione. Bruxelles – ha sottolineato Scordamaglia – deve dare un rapido colpo di timone per evitare che prosegua la deriva in atto, riconducendo fughe normative nazionali all’interno di un processo reale e convincente di armonizzazione legislativa europea”. (Fonte: www.federalimentare.it) Clicca QUI per l'articolo completo

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