Formaggi senza latte, Franco Bordo (SEL) presenta un’interrogazione

Oggi ho presentato al Presidente del Consiglio e al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, un’interrogazione in merito alla posizione della Commissione Europea, che vuole costringere l’Italia alla rimozione del divieto di utilizzo del latte in polvere nella produzione di yogurt e formaggi, divieto che nel nostro paese esiste dal 1974.

È assurdo che ancora una volta una procedura Comunitaria vada nella direzione della deregolamentazione e abbassamento degli standard qualitativi dei prodotti alimentari. Questa politica è a esclusivo vantaggio delle aziende multinazionali produttrici e a discapito dei consumatori e delle produzioni di qualità, che sono alla base della forza del made in Italy.

Non è possibile che il nostro Paese continui ad accettare, senza una reazione forte da parte del Governo, imposizioni che nel giro di pochi anni potrebbero compromettere un patrimonio di conoscenze, capacità produttive di qualità costruite nei secoli.

Dal vino zuccherato al cioccolato senza cacao, ora pure al formaggio senza latte, è un crescendo di misure che avvantaggiano esclusivamente le aziende e le produzioni di Paesi che la qualità non sanno neanche cosa sia e la cui cultura alimentare si riassume in un würstel con i crauti, magari ricoperti di senape e aceto per non farne percepire la reale qualità.

Bisogna essere consapevoli che accettare supinamente queste imposizioni porterà al fallimento delle nostre aziende agricole che puntano su prodotti di qualità e porterà i consumatori a utilizzare prodotti scadenti e di dubbia origine; in questo settore ci giochiamo centinaia di migliaia di posti di lavoro e la salute dei nostri cittadini.

Il Governo invochi il principio di salvaguardia e si opponga in modo frontale a questa e ad altre assurde imposizioni alle quali è giunta l’ora di reagire con forza e determinazione.

On. Franco Bordo, capogruppo SEL - XIII Commissione Agricoltura