Formazione medici di base, Degli Angeli: “Studenti risorsa per sopperire a carenza cronica. Formazione anche nelle Case della Comunità”
È in merio all’offerta formativa dei Medici di medicina generale che quest’oggi, mercoledì 18 maggio, in Commissione III Sanità sono state ascoltate le sigle sindacali FIMMG e SNAMI.
Spiega Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato di Regione Lombardia: “La carenza dei medici di medicina generale può ormai considerarsi una patologia cronica del sistema sanitario regionale lombardo. Gli studenti in questa chiave sono una risorsa e il loro percorso di formazione deve essere funzionale a rispondere anche a questa esigenza. Trovo inaccettabile che POLIS Lombardia oggi non abbia presenziato al confronto con un suo rappresentante. Non ascoltare i sindacati, la dice lunga sul rapporto conflittuale fra le parti e questo non fa il bene dei nostri medici, dei nostri studenti di medicina e della nostra salute”.
La visione del Movimento Cinque Stelle è che la scuola di formazione debba essere messa al servizio del sistema di cure primarie anziché essere il centro di gestione di un sistema fine a se stesso.
Aggiunge Degli Angeli: “Ogni scelta che facciamo oggi deve essere funzionale alle esigenze dei territori. Le scuole di formazioni devono essere inserite all’interno degli ambiti previsti dal PNRR ossia le Case della comunità e Ospedali di comunità. La politica ha deciso questo e l’ente che deve erogare i corsi deve allinearsi e non andare in direzione diversa o peggio, come accaduto oggi, non presentarsi”.
Conclude Degli Angeli: “Se è vero che la normativa nazionale ha esteso la possibilità, dove c’è carenza, di sostituire gli MMG con gli studenti, non vedo perché la nostra sanità si sia presa la libertà di dire che questo non possa essere fatto. Per questo motivo oggi abbiamo chiesto al Presidente di commissione di redigere una nota di chiarimento, indirizzata all’assessorato Welfare. Non è coerente che mentre il Consiglio regionale lavori ad atti per sopperire alla carenza dei medici di base, dall’altro Regione stoppi le sostituzioni e la formazione sul campo. È il momento di assumere impegni concreti, sia a livello di Commissione, sia a livello di Consiglio regionale per valorizzare il patrimonio che rappresentano queste ragazze e questi ragazzi”.