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FUKUSHIMA. 14 BIMBI GIAPPONESI IN VACANZA IN ITALIA PER UN MESE

| Scritto da Redazione
FUKUSHIMA. 14 BIMBI GIAPPONESI IN VACANZA IN ITALIA PER UN MESE

FUKUSHIMA. 14 BIMBI GIAPPONESI IN VACANZA IN ITALIA PER UN MESE GRAZIE A COMUNE E ‘ORTO DEI SOGNI’
I milanesi possono contribuire al progetto. Alimentazione sana e tante attività per i piccoli provenienti dalle zone dell’incidente nucleare del 2011
Milano, 21 luglio 2013 – Da Fukushima alla Sardegna, per trascorrere l’estate in un ambiente incontaminato a contatto con la natura dopo la drammatica esperienza dell’incidente nucleare del marzo 2011.

Da venerdì prossimo, 26 luglio, a giovedì 22 agosto, 14 bambini tra gli 8 e i 12 anni soggiorneranno nel nostro Paese grazie al programma di cura dell’Orto dei Sogni: un’associazione nata nell’ottobre 2011 da un gruppo di giapponesi e italiani residenti a Milano, con l’obiettivo di migliorare la salute psicofisica dei piccoli, attenuando i traumi del disastro.

L’iniziativa, sul modello di quanto avvenne un quarto di secolo fa con i piccoli di Chernobyl, è patrocinata per il secondo anno consecutivo dal Comune di Milano: un segno concreto – nel solco dello storico legame di gemellaggio con Osaka – della solidarietà e della vicinanza della nostra città alle popolazioni vittime del violento terremoto, dello tsunami e delle radiazioni. Anche i milanesi potranno contribuire alla realizzazione del progetto, effettuando donazioni nelle due sedi espositive della mostra “Milano Manga Festival” presso la Rotonda della Besana e WOW Spazio Fumetto.

Per un mese i bimbi giapponesi saranno ospiti nell’ostello di Zuradili a Marrubiu, in Provincia di Oristano, immerso in uno splendido parco naturale vicino al mare. Vivendo in un ambiente incontaminato e mangiando cibo sano, potranno fortificare il loro sistema immunitario e ridurre il rischio di contrarre malattie e infezioni. Oltre alla salute, il gioco e il divertimento: durante le loro vacanze in Sardegna, infatti, i piccoli avranno tante opportunità per sviluppare la loro creatività, fare esperienze di gruppo e crescere come ‘cittadini del mondo’, ritrovando la voglia di stare all’aperto senza paura della radioattività. Il programma del soggiorno prevede la coltivazione dell’orto con piante ed erbe aromatiche provenienti dalle fattorie biologiche della zona: dalla terra alla tavola, i bambini potranno cucinare e mangiare le verdure raccolte, imparando anche a preparare la pizza e il pane. Altre attività saranno andare a cavallo, giocare in spiaggia, suonare, cantare e ballare in gruppo, costruire e decorare oggetti, partecipare a laboratori storici e ambientali, con una grande festa finale insieme ai loro coetanei italiani. Sono previsti inoltre check up da parte di medici volontari locali.

I 14 bimbi che arriveranno in Italia risiedono nella Prefettura di Fukushima, in zone in cui l’esposizione alle radiazioni è nettamente superiore a 1 millisievert all’anno: le loro famiglie non possono trovare cure e riposo all’estero per motivi economici e/o sociali.

Il Comune di Milano, gemellato con Osaka fin dal 1981, ha deciso di patrocinare l’iniziativa anche perché i suoi obiettivi si inseriscono nel percorso di Milano verso Expo 2015. Il tema “nutrire il pianeta, energia per la vita” rimanda, infatti, a un concetto di alimentazione basato sul rapporto equilibrato e sano tra uomo e natura, capace di assicurare un benessere completo all’individuo e alla comunità. Il significato del soggiorno in Italia per i bambini di Fukushima è improntato esattamente a questi valori: la cultura del cibo mediterraneo origine della vita e il rapporto fra natura e tecnologia fondato su una più profonda consapevolezza della potenza della natura e dei limiti della modernità.

L’estate scorsa erano stati 12 i bimbi di Fukushima ospitati in Sardegna con l’aiuto dell’associazione Orto dei Sogni e del Comune, che aveva integrato con 5 mila euro le donazioni dei milanesi. Anche allora i piccoli giapponesi avevano potuto dedicarsi a numerose attività: ippoterapia, “lezioni” di cucina sarda, partecipazione alle feste folkloristiche locali, laboratori di ceramica, liberazione in acqua delle tartarughe, visita alla Centrale del latte e al Museo di ossidiane e antropologia sarda di Marrubiu.

Tutte le info sul sito www.ortodeisogni.org

2013-07-21

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