Avevo previsto, il 23 maggio u.s., sia la vittoria di Renzi che di Galimberti ed avevo scommesso un euro per ogni vittoria. Bene ho vinto anche la seconda scommessa.Quando l’ho previsto io non era difficile però.
Ho seguito Galimberti, per il mio sito, fin dall’inizio, partendo da una posizione critica arrivando via via alla conclusione che era la persona giusta, vista l’attuale situazione, a fare il sindaco.. ma non solo
Sia ben chiaro però questo. In alternativa a Perri l’avrei votato anche se non fossi stato sicuro, ma alla fine l’ho sostenuto per convinzione.Infatti ha fatto uscire la stoffa ed il carisma del leader ed ha saputo rinvendire alcuni concetti tanto cari alla tradizione politica (sinistra riformista): partecipazione, coinvolgimento, comunità ecc. Con questa lunga campagna elettorale ha ridato una speranza a Cremona.
Questo non vuol dire che condivida tutte le tue idee. Rimangono come è ovvio delle diversità. Ma ad un sindaco non si chiede di convertirsi sulla strada di Damasco ( e viceversa al cittadino) ma di governare i processi. E questa fiducia me l’ha data.Non sono mai salito su nessun carro del vincitore e non lo farò questa volta. Tengo troppo alla mia autonomia, alla mia libertà di giudizio.
Come cittadino sarò attendo al suo modo di operare e lo sosterrò o criticherò in base ai fatti ed ai giudizi del momento. Certo è che questo Sindaco ha oggi la responsabilità di riportare Cremona nel “ salotto buona” delle relazioni per far in modo che possa uscire dall’isolamento in cui il centro destra l’ha cacciata.
Quindi un sincero augurio di ottimo lavoro.
Qualche battuta sugli avversari. Penosa è stata la campagna di Nolli, l’ uomo forte di Perri, senza argomenti, senza respiro.Urtante quella del giornale La Provincia che è passata dai pesci in faccia a Perri di un anno fa alla sua glorificazione. Del resto Perri era stanco, demotivato. Lo si vedeva e lo si percepiva. Non si è battuto anche perchè l’unico suo argomento era la continuità e non si è accorto che Cremona voleva cambiare.