Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 01.14

GAS: LA GRECIA DICE SI ALLA TAP

| Scritto da Redazione
GAS: LA GRECIA DICE SI ALLA TAP

Il Governo greco ratifica l'Accordo Intergovernativo per la realizzazione del Gasdotto Trans Adriatico. La Turchia cambia posizione.
Un via libera che rafforza un progetto di importanza cruciale per l'Unione Europea.
Nella giornata di mercoledì, 10 Aprile, la Grecia ha ratificato l'accordo intergovernativo per la costruzione del Gasdotto Trans Adriatico -TAP- firmato con Italia ed Albania lo scorso 13 Febbraio.
Come riportato da una nota del consorzio TAP, il prossimo passo che sarà compiuto dalla Grecia sarà la ratifica dell'Accordo Governativo di Ospitalità della conduttura: un documento che sancirà gli aspetti tecnici della realizzazione del gasdotto.
Secondo le stime, il Gasdotto Trans Adriatico creerà 12 Mila posti di lavoro diretti ed indiretti sul territorio greco, e consentirà alla Grecia di contrastare la crisi economica e politica che Atene si trova oggi a fronteggiare.
La TAP è concepita per veicolare 21 Miliardi di metri cubi di gas dell'Azerbaijan dal confine tra Turchia e Grecia in Italia, attraverso l'Albania.
Il Gasdotto Trans Adriatico è sostenuto economicamente dal colosso norvegese Statoil, dalla compagnia tedesca E.On, e dalla svizzera AXPO, e politicamente è supportato dai Governi di Italia, Svizzera, Albania e Grecia.
Sostegno alla TAP e stato dato anche dall'Ambasciatore Mihat Rende, Capo del Dipartimento degli Affari Economici ed Energetici del Ministero degli Esteri turco, che ha evidenziato la necessità di realizzare un'infrastruttura destinata ad implementare la sicurezza energetica dell'Europa.
La posizione dell'Ambasciatore Rende è una correzione rispetto al pieno sostegno dato dal Ministro dell'Energia turco, Taner Yildiz, al Nabucco.
Questo gasdotto, concorrente alla TAP, è progettato per veicolare 30 Miliardi di metri cubi di gas azero dalla Turchia Occidentale all'Austria attraverso Bulgaria, Romania ed Ungheria.
Sostenuto economicamente dalla compagnia austriaca OMV, dalla romena Transgaz, e dalla bulgara BEH, il Nabucco è supportato politicamente da Turchia, Polonia, Austria, Romania, Slovacchia e Bulgaria.
La Bulgaria contesta il Southstream
Proprio la Bulgaria ha avviato un'indagine su un altro gasdotto concorrente a TAP e Nabucco -condutture sostenute dalla Commissione Europea- come il Southstream.
Questa conduttura è stata progettata dalla Russia per bloccare TAP e Nabucco, e per rifornire l'Europa di 63 Miliardi di metri cubi di gas russo all'anno attraverso il fondale del Mar Nero, la Bulgaria, la Serbia, l'Ungheria, la Slovenia, l'Italia e l'Austria.
Come dichiarato dal Primo Ministro ad interim bulgaro, Marin Raykov, Sofia intende valutare se il Southstream non lede con il Terzo Pacchetto Energetico.
Questa legge dell'Unione Europea vieta la gestione congiunta della compravendita e del trasporto del gas da parte di monopoli extraeuropei.
Il Southstream, sostenuto da Russia, Ungheria, Serbia, Slovenia e Bulgaria, è gestito a maggioranza dal monopolista statale russo del gas Gazprom, ed in quota minoritaria dal colosso italiano ENI, dalla compagnia tedesca Wintershall, e da quella francese EDF.

Matteo Cazzulani
Free lance journalist and energy deals consultant m.cazzulani@gazeta.pl

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