Lunedì, 13 maggio 2024 - ore 04.24

Grana Lgh in A2A Interviene il sen Luciano Pizzetti di Cremona (Pd)

L’ipotizzata ‘intesa matrimoniale ’ tra LGH e A2A per meglio garantire servizi di qualità ai cittadini, è fatto di grande rilevanza politica e amministrativa. Proprio per questo richiede un confronto approfondito e aperto nelle comunità coinvolte. Le aziende partecipate dal Comune di Cremona non sono di proprietà della maggioranza pro tempore. Costituiscono un bene di tutta la collettività locale.

| Scritto da Redazione
Grana Lgh  in A2A Interviene il sen Luciano Pizzetti  di Cremona (Pd)

Al di la dei necessari doveri di riservatezza, è nell'acclarata sensibilità civica dell’attuale governo cittadino, del sindaco in particolare, la certezza che tale confronto si svilupperà. Trovo svilente affrontare questa grande questione avendo come unico fine strumentale la dismissione del termovalorizzatore. Considero avvilente la contrapposizione delle opposizioni, a prescindere dal merito del processo in corso e avviato da tempo nelle sue linee strategiche. D’altro canto opposizioni così distanti tra loro, non potranno mai riconoscersi in un disegno condiviso. Le può unire la voglia di contrasto demolitorio, non certo il desiderio di concorrere a costruire un progetto di sviluppo innovativo. Penso che il centrosinistra cremonese non debba arrendersi a tale condizione e possa invece farsi promotore di una discussione che auspicabilmente veda la partecipazione fattiva di associazioni e cittadini. Naturalmente dell’opposizione consiliare, per aiutarla a scendere dall’Aventino. Occorre approfondire il piano industriale, la ricaduta occupazionale, il modello di governance, la territorialità. Per comprendere bene che siamo davanti ad un’opportunità di valorizzazione di un patrimonio secolare, non alla sua svendita. Muovendo, a mio avviso, da una premessa. Nella gestione dei servizi a rete, piccolo non è più bello. Ancor meno è buono. Nel centenario di vita di Aem, occorre essere grati ai lungimiranti amministratori di allora. Grazie a quella lungimiranza è stato garantito ai cremonesi il meglio dei servizi pubblici. Facendo in modo che il valore prodotto si riversasse il più possibile nel territorio, in opere pubbliche e risorse per il Comune. Per non smarrire quella via, nella consapevolezza che la sola dimensione municipale non sarebbe più bastata, con altrettanta lungimiranza nel 2006 gli amministratori cittadini hanno dato vita a Lgh. I cittadini di Cremona, Crema, Lodi, Pavia, della Franciacorta bresciana insieme ai Comuni interessati, ne hanno tratto beneficio. Soprattutto in un tempo di risorse pubbliche calanti. Anche allora c’era chi argomentava che così saremmo stati depauperati. Che non avremmo contato più nulla. Hanno avuto torto. Non è andata così. I sindaci della città e i presidenti di Aem hanno indubbiamente ben operato. Già nove anni fa era chiaro che Lgh sarebbe stata un primo rilevante step verso un soggetto ancora più grande. L’Amministrazione Perri ha cominciato a lavorare in tale orizzonte. Si sono valutate aggregazioni con Verona, Monza, Como, Trieste. L’ipotesi più concreta si è ora manifestata con A2A. Con Lgh sarà il principale gestore italiano di servizi territoriali a rete. C’erano alternative? Quali? Quotare in Borsa Lgh? Venderla? Collocare il 51 % o più sul libero mercato? Così avremmo davvero perso il modello territoriale. Comunque una sola cosa non è possibile fare, restare tale quali. Immobili in una realtà che corre. L’ipotesi allo studio, che appunto dovrà essere approfondita in un confronto aperto e trasparente il quale immagino vedrà il sindaco principale protagonista, delinea un processo di reciproca integrazione tra le Aziende. Non l’assorbimento di Lgh in A2A. Non il suo annullamento. Presupponendo il rispetto e la valorizzazione dei territori, continuando così a far vivere lo spirito dei fondatori dell'Azienda Elettrica. Ulteriore passo verso la possibile multiutility lombarda. Siamo davanti a una scelta assai impegnativa. Dovrà essere assunta con rinnovata lungimiranza. Sarebbe utile che, a sinistra e a destra, si uscisse dallo schema della contrapposizione a prescindere che non incarna più, ma forse mai lo ha fatto, una politica di servizio alla comunità. Per riaffermare il valore del confronto sul futuro di un grande bene pubblico. Utilizzando proficuamente il tempo che ci separa dalla decisione.

Luciano Pizzetti (senatore Pd e sottosegretario alle Riforme)

 

 

 

 

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