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IDV presenta odg su discarica Amianto Cappella Cantone

| Scritto da Redazione
IDV presenta odg su discarica Amianto Cappella Cantone

Dopo la “fumata nera” sulla discarica di Cappella Cantone, IDV rilancia con un ODG in consiglio.  AMIANTO, MILESI (IDV): SI APRA SUBITO UN CONFRONTO SERIO. LA PROVINCIA S’IMPEGNI A TUTELA DEI CITTADINI.                                                                                                       
“Il diniego da parte del Pirellone sulla megadiscarica di amianto in Provincia di Cremona – ha dichiarato il Consigliere Provinciale IDV, Clarita Milesi – è una vittoria del territorio contro interessi economici e speculazioni che minacciano la salute dei cittadini cremonesi, tuttavia non risolve il problema dell’amianto e non alleggerisce certo la politica e le istituzioni dalle proprie responsabilità”.
L’Italia dei Valori, dopo la marcia in dietro della Regione Lombardia sulla discarica di Cappella Cantone, torna sullo spinoso tema dell’amianto con un Ordine del Giorno a tutto tondo del Capogruppo in Provincia, Clarita Milesi.
Nel documento, oltre alla richiesta di completamento in tempi rapidi del censimento sulla contaminazione da amianto nel territorio della Provincia, l’esponente dipietrista chiede, a Giunta e Presidente, un impegno chiaro contro qualsiasi ipotesi di discarica sul territorio provinciale e una chiara presa di posizione sulla metodologia di smaltimento da perseguire.
“La Lombardia – si legge nel documento - è al primo posto per casi di morte a causa di inalazione di fibre d'amianto con 300 casi l'anno. Di questi, la maggior parte interessa soggetti che hanno subito esposizione all’amianto negli anni ‘60 ma, considerando il periodo d’incubazione del male che varia dai 30 ai 40 anni, il dato sulle malattie è destinato a salire. Tra le province lombarde, Cremona detiene il triste primato sul  tasso d'incidenza dei mesotilomi”.

“La contaminazione da amianto – spiega Clarita Milesi – non riguarda solo i siti industriali ma anche edifici pubblici come scuole, ospedali e caserme.
Dal ’92 ad oggi, da quando cioè è stata riconosciuta anche dalla legge la natura cancerogena dell’amianto, nonostante un susseguirsi di norme, europee, nazionali e regionali, abbia individuato tempi e modalità per la bonifica e lo smaltimento di questo pericoloso minerale, il problema dell’amianto appare tutt’altro che sotto controllo. Quanto stabilito dal Piano Regionale dell’Amianto (PRAL) Lombardo, ad esempio – prosegue il Consigliere IDV – che ha indicato il 2016 come termine ultimo per il completamento delle operazioni di bonifica, appare ancora lontano dal conseguimento degli obiettivi fissati.
Tra carenza nelle risorse, caos normativo, burocrazia e interessi, l’amianto continua a mietere vittime e le soluzioni che le istituzioni propongono appaiono insufficienti. A tutto ciò si somma il drammatico problema che riguarda le vittime dell’amianto, non solo lavoratori, che vivono vere e proprie odissee, sia per il riconoscimento dello status di “malattia professionale”, sia per ottenere il sacrosanto risarcimento a causa del blocco dell’apposito fondo istituito dalla finanziaria 2008”.

“Credo sia necessario ribadire la centralità del tema della salute dei cittadini nella politica. La mancata costruzione della discarica di Cappella Cantone impone la necessità di aprire un serio tavolo di discussione che coinvolga la politica, gli amministratori, gli specialisti e le forze sociali, e predisponga proposte concrete e sostenibili.
Il mio ODG - ha affermato Clarita Milesi - oltre a pretendere una pianificazione seria delle azioni da intraprendere, è un invito a considerare soluzioni alternative all'interramento del rifiuto in discarica.
Impianti di inertizzazione, vetrificazione o ceramizzazione dell’amianto, ad esempio, possono rappresentare valide alternative percorribili solo se supportate dalla volontà politica e dalle risorse pubbliche necessarie.  
Ritengo indispensabile che il Presidente della Provincia Provinciale e la sua Giunta dichiarino apertamente, assumendosene la responsabilità di fronte ai cittadini, se sussista o no la volontà di investire su modalità di smaltimento alternative all’interramento in discarica di questo rifiuto speciale pericoloso.
A livello nazionale – conclude Milesi -  l’IDV, con una interrogazione dell’on. Sergio Piffari, segretario regionale del partito, ha deciso di incalzare il Governo affinché faccia chiarezza sulla situazione relativa alle malattie professionali e ai contenziosi legati alle richieste di risarcimento”.

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