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Il 25 aprile a Cremona non è stato per tutti | Collettivo studentesco IL MEGAFONO

Egregio direttore, le scriviamo per condividere la nostra posizione in merito a quanto accaduto in occasione del corteo del 25 Aprile.

| Scritto da Redazione
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Il 25 aprile a Cremona non è stato per tutti | Collettivo studentesco IL MEGAFONO

Egregio direttore, le scriviamo per condividere la nostra posizione in merito a quanto accaduto in occasione del corteo del 25 Aprile.

Il nostro obiettivo è quello di rivolgerci alla cittadinanza, che vogliamo informare della nostra versione dei fatti in quanto riteniamo grave l’ingiustifica - to blocco attuato dalle Forze dell’Or - dine per impedire allo spezzone sociale di entrare in piazza del Duomo al termine del corteo.

Quanto accaduto ci lascia ancora, a distanza di giorni e a mente fredda, pieni di perplessità, che riteniamo fondamentale condividere con coloro che insieme a noi abitano questa città.

Se il 25 Aprile dovrebbe essere una giornata di festa per tutti, possiamo invece testimoniare che q u es t ’anno, proprio nella nostra città, è stata una festa esclusiva, accessibile solo ad alcuni. Arrivati tutti insieme alle porte di piazza del Duomo, siamo stati da subito bloccati dalle Forze dell’Ordine, che hanno motivato la decisione con la mancata autorizzazione per l’ingresso dell’impianto audio. Impianto che però non è mai stato contestato negli anni precedenti.

 A seguito delle nostre richieste di spiegazioni, è stato evidente quanto il reale motivo del blocco non fosse chiaro. Il confronto è proseguito per circa u n’ora, trascorsa tra i nostri vani tentativi di accedere alla piazza o di chiarire la situazione.

Un piccolo gruppo di noi è riuscito ad entrare in piazza e confrontandosi direttamente con il sindaco, con la richiesta di informare la piazza di cosa stesse succedendo a pochi metri di distanza agli studenti dello spezzone sociale. Anche in questo caso ci è stata negata ogni possibilità di confronto. Abbiamo allora deciso di prendere parola e rivolgerci direttamente ai cittadini presenti in piazza. Si è così creata una piazza alternativa, dove si è cercato di attirare l’attenzione sull’inaccettabile accaduto. Infine, lo spezzone sociale si è ricompattato in piazza Stradivari, dove è rimasto finché il cordone delle forze d el l’ordine si è sciolto a piazza ormai vuota.

Questa è la prova di come intendono la democrazia coloro che gestiscono la nostra città: una possibilità di libera espressione soltanto a chi la pensa come loro e repressione per chi porta una voce discordante. Abbiamo chiamato lo spezzone sociale con l’in - tento di dare voce alla nuova generazione antifascista cremonese, e anche se la mattinata di lunedì ha preso una piega decisamente inaspettata, siamo convinti di aver messo in pratica quanto recitato dal nostro striscione: ora e sempre resistenza. Ringraziamo chi, fin dai primi momenti, ci ha espresso solidarietà.

Collettivo studentesco IL MEGAFONO (Cremona)

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