Il camino era l’unica fonte di calore nei rigidi mesi invernali.
L’alternativa era la stalla ove spesso si rifugiavano intere famiglie per usufruire di un po’ di calore “gratis”.
Ma il ricordo risale ai protagonisti , attori, di queste sequenze impresse nella memoria.
Nelle varie inquadrature risaltano le figure degli anziani che avevano sempre qualcosa da raccontare : la loro vita stentata, il loro passato spesso immerse in racconti di guerra vissuta, il loro difficile rapporto con la proprietà della cascina.
Non mancavano mai tuttavia i racconti per i più piccoli,rannicchiati a bocca aperta,in grembo agli adulti.
Negli anni che precedevano la frequenza alle scuole elementari per i piccoli era l’unica forma di vivere, in forma spesso fantasiosa, situazioni di vita del tutto in linea con il quotidiano.
Ora tutto questo è scomparso e si possono solo rivivere con le scene magistralmente ricostruite per il cinema da Ermanno Olmi.
Ma perché tutta questa premessa !
La vita moderna ci confina in appartamenti spesso anche ben disposti ed arredati per l’uso quotidiano di una famiglia intera.
Ma che cosa ci riunisce alla sera o è in grado di riunire i vari attori del vissuto quotidiano ?
Se ho visto bene in qualche casa di amici nessun componente della famiglia è in grado di intrattenere figli e nipoti su argomenti di varia natura o attualità.
Tutti si affidano distrattamente al nuovo “caminetto” sempre acceso e a volte presente anche in cucina.
Se per caso in famiglia è presente una persona anziana, nella sua qualità di nonno o nonna, questi non ha nessun titolo o opportunità di esprimere opinioni.
Agli anziani, se proprio ci sono, ma anche ai genitori difficilmente viene lasciato il compito di fare commenti o giudizi.
Vengono semplicemente ignorati.
E poi non hanno proprio nulla da raccontare !!??
Ci pensano i “media” ormai ridotti a frenetici comunicatori di notizie spesso banali e che durano il tempo di un battito d’ali di farfalla.
Il “caminetto” sempre acceso parla e diffonde “musica” nella totale indifferenza di un pubblico frastornato e con la mente altrove.
Per le situazioni più “avanzate” in campo tecnologico esistono ormai strumenti in grado comunicare in tempo reale con amici e parenti( fra un boccone e l’altro).
Ma come ha detto Papa Francesco : “ non è famiglia”.
Qualche raro canale tematico diffonde trasmissioni a volte interessanti e bene commentate.
Non saprei se questi canali hanno un seguito di rilievo.
MARIO SUPERTI (Cremona)