Domenica, 05 maggio 2024 - ore 16.19

Il caminetto di Mario Superti (Cremona)

Chi è nato negli anni trenta ha senza dubbio fatto in tempo a vedere, in campagna, case dotate del camino e qualche volta di una stufa a legna definita”economica”( c’era sempre l’acqua calda).Pochi però hanno vissuto in prima persona l’atmosfera tipica del camino acceso, attorniato dai componenti della intera famiglia

| Scritto da Redazione
Il caminetto di Mario Superti (Cremona)

Il camino era l’unica fonte di calore nei rigidi mesi invernali.

L’alternativa  era la stalla ove spesso si rifugiavano intere famiglie per usufruire di un po’ di calore “gratis”.

Ma  il ricordo risale ai protagonisti , attori, di queste sequenze impresse nella  memoria.

Nelle varie  inquadrature risaltano le figure degli anziani che avevano sempre qualcosa da raccontare : la  loro vita stentata, il loro passato spesso immerse in racconti di guerra vissuta, il loro difficile rapporto con la proprietà della cascina.

Non mancavano mai tuttavia i racconti per i più piccoli,rannicchiati a bocca  aperta,in grembo agli adulti.

Negli anni che precedevano la frequenza alle scuole elementari per i piccoli era l’unica  forma di vivere, in forma spesso fantasiosa, situazioni di vita  del tutto in linea con il quotidiano.                               

Ora  tutto questo è scomparso e si possono solo rivivere con le scene  magistralmente ricostruite per il cinema da Ermanno Olmi.

Ma perché tutta questa premessa !

La vita moderna  ci confina in appartamenti spesso anche ben disposti ed arredati per l’uso quotidiano di una famiglia intera.

Ma che cosa ci riunisce alla sera o è in grado di riunire i vari attori del vissuto quotidiano ?

Se ho visto bene in qualche casa di amici  nessun componente della famiglia è in grado di intrattenere figli e nipoti su argomenti di varia natura o attualità.

Tutti si affidano distrattamente al nuovo “caminetto” sempre acceso e a volte presente anche in cucina.

Se per caso in famiglia è presente una persona anziana, nella sua qualità di nonno o nonna, questi non ha nessun titolo o opportunità di esprimere opinioni.

Agli anziani, se proprio ci sono, ma anche ai genitori difficilmente viene lasciato il compito di fare commenti o giudizi.

Vengono semplicemente ignorati.

E poi non hanno proprio nulla da raccontare !!??

Ci pensano i “media” ormai ridotti  a frenetici comunicatori di notizie spesso banali e che durano  il tempo di un battito d’ali di  farfalla.

Il  “caminetto” sempre acceso parla e diffonde “musica” nella totale indifferenza di un pubblico frastornato e  con la mente altrove.

Per le situazioni più “avanzate” in campo tecnologico esistono ormai strumenti in grado  comunicare in tempo reale con amici e parenti( fra un boccone  e l’altro).

Ma come  ha  detto Papa Francesco : “ non è famiglia”.

Qualche  raro canale tematico diffonde trasmissioni a volte interessanti e bene commentate.

Non saprei se questi canali hanno un seguito di rilievo.

MARIO SUPERTI (Cremona)

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