Sabato, 27 aprile 2024 - ore 02.34

‘Il Cavallo di Troia’ di Stefano Melani Recensione di Gian Carlo Storti

Il primo racconto , GLI SPOSI , sono la prova di come l’alchimia tra fantasia e realtà

| Scritto da Redazione
‘Il Cavallo di Troia’ di Stefano Melani Recensione di Gian Carlo Storti

‘Il Cavallo di Troia’ di Stefano Melani Recensione di Gian Carlo Storti

Il primo racconto , GLI SPOSI , sono la prova di come l’alchimia tra fantasia e realtà

Nell 'immaginario collettivo dei bambini, il cavallo di Troia, penso  abbia alimentato la fantasia e magari un po' il timore dei piccoli  ascoltatori.

In questo volume vengono narrati alcuni racconti che contengono un finale a sorpresa, una sorta di alchimia tra fantasia e realtà

Un misto di fantasia e di timore. una miscela alchemica che dovrebbe  ritrovarsi in questi racconti: lo spero.

Infatti si legge : “Giorgio e Laura si stavano per sposare, mancavano solo pochi minuti, avevano scelto di celebrare le loro nozze in una pieve situata su una  collinetta di un paesello sopra Albisola, nell'entroterra ligure.  Era una zona situata a 550 metri sul livello del mare e l'avevano scelta  perché, uscendo come marito e moglie, dal portone della chiesa,  avrebbero potuto ammirare il mare che si apriva come uno specchio  infinito e incorniciato dai pini che crescevano in un ordinato  disordine.  La giovane coppia non aveva voluto invitati, gli unici. oltre a loro due,  erano Don Piero e i testimoni. Uno era Mario, il sagrestano, l'altra era  Giovanna, la perpetua”.

Ed ancora :” Giorgio e Laura non avevano pianificato la loro vita sognando viaggi  e bambini. Per il momento, il loro unico sogno, era quello di unirsi nel  sacro vincolo e poi Dio avrebbe provveduto al resto.  Don Piero celebrò il rituale senza far mancare nulla: l'altare ben  addobbato. la chiesa pulita e ordinata. il leggio delle letture sistemato  col massimo rispetto per il voluminoso libro che doveva sostenere, il  campanello, le ampolline. insomma tutto.  Mario e Giovanna cantarono anche l'alleluja e quando fu il momento  dello scambio degli anelli. furono loro a adoperarsi come due paggetti  ben istruiti.

Ed in conclusione : “ I due sposi furono portati verso la casa di riposo dove alloggiavano da  molti anni e intanto che l'automezzo si allontanava, Don Piero, Mario  e Giovanna, continuavano a salutarli col gesto della mano e cosi  continuarono finché gli sposi non sparirono dopo la prima curva.  Quello specchio di mare perse per sempre il riflesso dei due sposi e i  pini attorno. adesso, incorniciano le luci della sera”.

Io direi che questo ed altri racconti siano proprio quelle che serve per passare qualche ora in completo rilassamento.

Pubblicato su ‘ ILMIOLIBRO”  https://ilmiolibro.kataweb.it/

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