Il CdA di Padania Acque va rinnovato alla scadenza del 9 maggio | Alessandro Lanfranchi
Caro direttore, permettimi di rendere pubblico il mio pensiero in merito alla prossima scadenza del 9 maggio 2024 del Consiglio di Amministrazione di Padania Acque S.p.A.
L’etica della politica non può prescindere dalle norme che regolano la gestione dei servizi pubblici locali a rilevanza economica: il servizio idrico è uno di questi, oltre a essere un servizio essenziale.
Le norme (Testo unico delle società partecipate – c.d. ‘legge Madia’ - e il Titolo V del Codice civile) consentono il pieno rispetto d e l l’ordinamento democratico, anche in un periodo complesso di elezioni amministrative e di eventuale alternanza.
Personalmente, ritengo molto pericoloso e preoccupante lasciare una società come Padania Acque S.p.A. in balìa dell’incertezza.
L’Articolo 54 della Costituzione, che recita ‘Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge’, è per me un principio irrinunciabile.
Sono convinto che la politica e i sindaci troveranno una soluzione di equilibrio a garanzia di un servizio che è e rimarrà essenziale per lo sviluppo del nostro territorio.
Alessandro Lanfranchi Amministratore Delegato di Padania Acque
